Domande complesse

Riforma ITS, il questionario del Ministero che vuole valutarne l’impatto

La consultazione è aperta fino al dieci novembre sulla piattaforma ParteciPA e chiama in causa tutti i portatori di interesse, che sono interessati dagli effetti della normativa

Ritieni che la riforma degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) sia stata adeguatamente divulgata? Secondo te la riforma degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) li ha resi più attrattivi? Ritieni che le competenze acquisite dagli studenti degli ITS Academy riescano a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro?

Sono alcuni dei quesiti a cui è possibile dare risposta nell’ambito della consultazione pubblica che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato da qualche giorno con l’annunciato scopo di “raccogliere la voce dei cittadini sull’impatto nella loro vita formativa, sociale e lavorativa delle norme approvate in materia di Istruzione tecnologica superiore.

La consultazione, iniziata il 13 ottobre scorso, è aperta fino al prossimo 10 novembre. Per partecipare si accede alla piattaforma ParteciPA, seguendo le istruzioni: Valutiamo l’impatto della normativa in materia di Istruzione tecnologica superiore (ITS Academy)

Sebbene il tema richieda una certa competenza, la partecipazione è praticamente aperta a tutti i cittadini, sebbene sia chiaro che sono chiamati a dire la loro soprattutto coloro sui quali la normativa ha prodotto i principali effetti. Il Ministero infatti punta ad “acquisire informazioni relative all’impatto delle stesse soprattutto da parte di: studenti e genitori, personale docente, personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario), dirigenti scolastici, dipendenti del Ministero in servizio presso gli uffici dell’amministrazione centrale o periferica (Uffici scolastici regionali e Uffici di ambito territoriale), imprese” e di chiunque altro abbia un interesse rispetto alla normativa in oggetto.

L’obiettivo di un ascolto dal basso è sicuramente importante, tanto più che la riforma dell’Istruzione tecnica superiore, al netto della sua cifra pur specifica, veniva definita all’epoca dell’approvazione, dall’allora ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi,una delle riforme più importanti del nostro PNRR” ma anche “un passo avanti per il sistema di istruzione e per il nostro sviluppo industriale”.  

Insomma, si giudica una pagina di normativa che oltre a dare un ordine più chiaro a una materia molto specifica costituiva anche un volano di sostegno, attraverso il potenziamento e l’ampliamento della formazione professionale, delle misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese e che attribuiva agli ITS il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

Le risposte al questionario dovrebbero, di fatto, restituire il polso della cosa anche su questo, posto che, nella più generale logica di essere ascoltati dalla Pa, “il contributo di ciascuno è importante, al fine di consentire al Ministero dell’istruzione e del merito di conoscere gli impatti delle scelte normative effettuate, gli effetti prodotti e le eventuali proposte di correttivi da apportare“.

La speranza è che alla seconda domanda, sulla definizione del livello di conoscenza della normativa oggetto della consultazioni, in molti rispondano quantomeno ottimo o buono (il minimo è sufficiente, ndr), per ottenere risposte di valore a domande, senza dubbio, non semplici (come quella sull’efficacia della riforma) o portatrici di giudizi certamente adatti ad alcuni stakeholders ma più critici per pubblico generalista, sia pure esso composto da studenti, docenti e personale Ata (ritieni che la riforma degli ITS Academy abbia determinato la creazione di figure professionali altamente specializzate, in grado di rispondere alle esigenze reali delle imprese?)

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