ITS, per cominciare

Gli ITS e le opportunità per le aziende

Tramite i project work e non solo, gli Istituti Tecnologici Superiori rappresentano una soluzione a vantaggio degli studenti e delle imprese

ITS e opportunità per le aziende

Il sistema degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) può offrire diversi vantaggi alle aziende. La transizione in atto verso l’industria 4.0 richiede infatti risorse umane con nuovi profili ed elevate competenze tecnologiche. Gli ITS possono quindi costituire opportunità per le aziende e una soluzione strategica alla necessità di trovare personale adeguatamente formato.

Nello specifico, l’industria cerca sempre di più tecnici per affrontare la rivoluzione sostenibile e digitale che attraversa. La pandemia inoltre ha fortemente cambiato lo scenario produttivo precedente, ha reso tutto più complesso e competitivo e ha evidenziato la necessità di alta specializzazione tecnica.

Non tutti i lavori più ricercati dalle aziende presuppongono una laurea: a volte, infatti, è richiesto un titolo di studio superiore ad alta specializzazione.

Gli ITS, al termine del loro percorso biennale, rilasciano il Diploma di Tecnico Superiore, pari al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (EQF).

Come si ottiene una formazione tecnica così alta? La metà dei docenti del percorso formativo viene dal mondo professionale, inoltre i corsisti spendono in azienda tra il 40% e il 50% dell’intero percorso di formazione. Lo fanno attraverso i project work, ossia stage o tirocini aziendali.

I project work degli ITS: vantaggi per le aziende e vantaggi per i diplomati

I project work degli ITS sono dei connettori tra domanda e offerta di lavoro. Ospitare in azienda gli studenti offre la possibilità di formare chi può diventare esperto professionista del settore: un’opportunità sia per l’azienda sia per lo studente.

Un project work nasce come metodologia didattica dove sperimentare in modo attivo i contenuti appresi durante il percorso teorico in aula. Con il project work gli studenti sperimentano sul campo, in prima persona, i contenuti affrontati a lezione. L’obiettivo del tirocinio, infatti, è quello di fare acquisire conoscenze e competenze tecnico-pratiche per affrontare le sfide dell’innovazione del lavoro del futuro.

Approfondisci nell’articolo dedicato l’offerta formativa che propongono gli ITS 

Tutto ciò significa affiancare il personale aziendale specializzato che è impegnato nelle quotidiane mansioni di lavoro. Il project work può essere individuale o di gruppo e – oltre a favorire l’apprendimento organizzativo e tecnico-operativo – è un’ottima occasione per potenziare le soft skill, quelle abilità relazionali e di intelligenza emotiva che ciascuno possiede, sempre più importanti e richieste sul lavoro.

Il project work di un ITS prevede alcune fasi: in primo luogo si identifica un bisogno da soddisfare, e si procede quindi con l’ideazione del progetto reale su cui lavorare. Da una progettazione per punti principali si passa alla pianificazione dove si delineano anche i dettagli, ossia i passi da compiere, i costi e le competenze necessarie, per arrivare infine alla realizzazione vera e propria.

Le opportunità per le aziende

L’evidente vantaggio e opportunità per le aziende è creare una formazione mirata alle esigenze del mondo del lavoro. Gli studenti trascorrono circa la metà delle ore del percorso ITS in azienda: almeno un anno e in molti casi uno e mezzo. Un periodo sufficientemente lungo da consentire non solo l’apprendimento ma anche la valutazione da parte dell’azienda di una probabile assunzione. Una volta diplomati infatti, gli studenti sono in grado di spendere da subito il bagaglio di conoscenze tecnico-pratiche acquisite.

I corsisti portano nuova competitività alle imprese, perché formati sulle nuove tecnologie e tendenze del mercato grazie agli incontri e ai progetti formativi con gli esperti di settore. Le aziende inoltre possono richiedere di fare formazione su utili project work e casi reali preparando e valutando già sul campo i futuri collaboratori. Tutto ciò assume ancora più valore in un contesto in cui si riconosce che in passato si è delocalizzato troppo e si torna ad avere necessità di personale in Italia.

Come inserire i giovani degli ITS nei project work?

Il processo è abbastanza semplice: l’azienda prende contatto con l’ITS di riferimento, poi quest’ultimo invia una rosa di candidati che tiene in considerazione alcune variabili oggettive (per esempio, la distanza tra la residenza dello studente e il luogo di lavoro). Segue quindi un colloquio con il candidato stagista: se entrambe le parti si trovano d’accordo, si può procedere all’inserimento in azienda. Così gli ITS diventano un’opportunità per le aziende.

Non consoci gli ITS? Scopri nell’articolo-guida che cosa sono!

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Daniela Zambonini
Collaboratore
Giornalista |Docente Laurea triennale Comunicazione IUSVE
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