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Quali sono le opinioni sugli ITS?

Le opinioni sugli ITS sono positive e i dati su numero di diplomati, possibiltà occupazionali e valutazioni delle performance lo dimostrano

Numero diplomati ITS

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) promettono una formazione che consente di conseguire un titolo di studio immediatamente spendibile per il mercato del lavoro. L’attestato ottenuto al termine del percorso formativo offre alte possibilità di trovare un’occupazione inerente alle competenze acquisite.

Ma è vero quanto promesso? Per capirlo possiamo affidarci alle valutazioni dell’utilità dell’offerta formativa e scoprire le opinioni su ITS. Inoltre, per rendere le opinioni più oggettive, possiamo fare riferimento ai dati che descrivono le performance del percorso di studi offerto dagli ITS. Forniti da Indire, l’ente che cura e gestisce la banca dati nazionale sugli ITS, i dati monitorano gli Istituti Tecnici Superiori fino all’anno 2022 e ci restituiscono una fotografia del loro successo formativo.

Il numero di diplomati rafforza positivamente le opinioni sugli ITS

Al termine del percorso ITS si consegue il Diploma di Tecnico Superiore, con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche – EQF. Dal 2013 al 2022, il numero dei diplomati è aumentato di quasi cinque volte, passando da 1.098 a 5.280. Oggi i diplomati rappresentano il 76,7% degli iscritti e il 99% degli ammessi all’esame.

L’ultimo anno monitorato ha visto la partecipazione di 6.874 studenti. I percorsi attivi erano 260, offerti da 89 Fondazioni ITS delle 120 costituite al 31 dicembre 2021 che si sono impegnate a erogare i corsi. A ottenere i risultati migliori in termini di successo formativo è stata l’area Nuove tecnologie per il made in Italy (con il 79,1% dei diplomati) e in particolare l’ambito Sistema meccanica (85,5%).

L’aumento del numero di diplomati rafforza le opinioni sugli ITS e supporta con l’evidenza dei dati il successo di questi percorsi di studio: sono cresciuti il numero di studenti iscritti, l’offerta formativa e coloro che sono riusciti a terminare il percorso.

La possibilità di occupazione conferma le opinioni positive sugli ITS

Un altro dato significativo per misurare la performance di un percorso di studi è il numero di studenti che trova un lavoro dopo il diploma. A un anno dal diploma, il tasso di occupazione è particolarmente alto. Nel 2020, l’80% dei diplomati è stato assunto: un dato ancora più significativo dato l’anno caratterizzato dall’arrivo della crisi pandemica.

Osservando le performance occupazionali per area tecnologica, è possibile rilevare un trend in crescita per Mobilità sostenibile, Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e Nuove tecnologie della vita. Per le Nuove tecnologie per il made in Italy si registra una lieve diminuzione, che diventa invece più netta per l’area delle Tecnologie innovative per beni e le attività culturali (turismo).

Gli ITS sono anche caratterizzati da una forte coerenza tra occupazione e formazione. Il 91% delle persone che ha terminato un percorso di studi ha trovato un impiego inerente al suo percorso formativo. Un valore aumentato nel tempo di circa sei punti percentuali rispetto ai primi anni di attività.

Tra coloro che non hanno trovato un’occupazione, ossia il 20% dei diplomati, il 4,4% ha proseguito gli studi iscrivendosi a un corso universitario e il 2,8% è impegnato in un tirocinio extracurricolare. Gli studenti inoccupati effettivi si riducono quindi al 10,5% e l’opinione generale sulle performance occupazionali degli ITS è dunque positiva.

Le valutazioni dei percorsi ITS

Nel 2022, la maggioranza assoluta (il 54,6%) degli ITS ha ottenuto una recensione molto positiva, tanto che gli istituti sono stati valutati come “premiabili”, mentre il 7,7% è stato giudicato "eccellente". Un ulteriore 19,6% degli ITS è poi stato promosso e giudicato sufficiente. Per circa 1 istituto su 5 (il 18% restante) sono state invece ritenute necessarie azioni specifiche per rendere possibile un progressivo miglioramento.

Svolgendo una valutazione per area tematica, emerge in particolare un’ottima performance per le Nuove tecnologie per il made in Italy e per Nuove tecnologie per i beni culturali e il turismo.

L’opinione qualitativa sui percorsi ITS si basa sul numero finale di diplomati e sul valore di occupati equivalenti. In base a questi dati e alle opinioni raccolte dal monitoraggio, gli ITS sembrano essere la proposta più utile a legare la scuola al mondo del lavoro. Offrono una risposta alle aziende che stanno affrontando un momento di profonda trasformazione. E hanno dimostrato di sapere colmare la mancata connessione tra domanda e offerta di lavoro, con un’offerta formativa in linea con le richieste professionali dei territori.

Scopri i requisiti per accedere agli Istituti Tecnici Superiori (ITS)

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Giulia Annovi
Collaboratrice
Giornalista freelance, con la passione per il datajournalism. Mi occupo di scienza, innovazione, tecnologie digitali e educazione.
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