Didattica in evoluzione

ITS Rizzoli gioca d’anticipo sulla pratica in azienda con i nuovi laboratori interni

I laboratori di automazione, metaverso e robotica dell'ITS lombardo puntano a ridurre il divario tra didattica e mondo aziendale, per anticipare la sperimentazione di processi e metodologie che saranno poi presenti in azienda

ITS Rizzoli_Automation lab

Non più un confine netto tra formazione e lavoro, ma un unico percorso che unisce aula, laboratorio e impresa. È la filosofia che guida l’ITS Academy Angelo Rizzoli di Milano, dove i nuovi laboratori di automazione, metaverso, packaging, robotica e stampa 3D inaugurano una fase in cui la scuola vuole proporsi come un ambiente produttivo reale.

Gli spazi, tecnologicamente avanzati, sono progettati per ridurre concretamente la distanza tra didattica e mondo aziendale, offrendo agli studenti la possibilità di sperimentare già all’interno dell’istituto dinamiche, processi e strumenti tipici delle imprese più innovative. “Il nostro approccio è quello di far ‘fare l’azienda già in istituto’” spiega Raffaele Angelillo, marketing and communication dell’ITS Rizzoli. “I laboratori sono stati recentemente installati, quindi è ancora presto per valutarne pienamente i benefici: gli studenti inizieranno a utilizzarli quest’anno e i risultati saranno osservabili tra gennaio e febbraio 2027, al termine del percorso di studi. La formazione in laboratorio è sia curricolare sia extra curricolare, con ore integrative dedicate alla comprensione dei sistemi che simulano quelli presenti nelle aziende”.

L’ambiente produttivo e il dialogo con le imprese

Nel laboratorio di automazione, ad esempio, gli studenti lavorano su un sistema SIF-400 che riproduce una fabbrica intelligente, completa di otto stazioni indipendenti e un robot per la movimentazione dei prodotti. Tecnologie come OPC UA e il software MES permettono di gestire processi reali di produzione, logistica e spedizione, in un contesto che ricalca fedelmente quello industriale. “Le tecnologie scelte – prosegue Angelillo – sono in linea con quelle usate dalle imprese, minimizzando il rischio che l’integrazione non sia utile. Le aziende partner vengono periodicamente intervistate per capire quali competenze servono davvero e il loro feedback è considerato anche nella definizione degli stage curriculari. In futuro potranno esprimere una valutazione diretta sull’utilizzo delle attrezzature e sulle competenze acquisite”.

ITS Rizzoli_Packaging lab
ITS Rizzoli

La Control Room, progettata con Jay2you, funziona come una cabina di regia digitale: qui docenti e studenti possono monitorare dispositivi, esercitazioni e simulazioni in tempo reale. Questo approccio immersivo spinge a sviluppare abilità tecniche, capacità analitiche, collaborazione e problem solving, elementi ormai indispensabili in qualsiasi contesto produttivo. “Con le nuove attrezzature – spiega ancora Angelillo – i ragazzi non si limitano a progettare in 3D, ma possono realizzare i prototipi con le stampanti. Allo stesso modo, nella linea di automazione non analizzano solo dati astratti, ma flussi reali. È un modo per favorire l’interazione costante con docenti, colleghi e macchine, andando oltre la classica relazione uomo/computer”.

Imparare dagli errori

Una testimonianza arriva da Davide Ciuffreda, ex studente ITS e oggi referente del laboratorio di automazione: “In un’aula tradizionale impari in modo teorico, qui invece vedi l’effetto del tuo lavoro. L’errore diventa parte dell’apprendimento. Nella piattaforma Digital Twin, che replica la linea di automazione, possiamo sperimentare senza rischi, per poi trasferire le competenze su macchinari reali. Questo richiede adattamento e rigore, ma ti fa percepire quella pressione positiva che si respira nel mondo del lavoro e che ti spinge a dare il meglio”.

I nuovi laboratori, nati grazie alla collaborazione con aziende come Lenovo, Cecchi Srl e J&W Srl, rappresentano un’evoluzione del modello ITS: un luogo dove formazione e impresa convivono già nella quotidianità didattica. “Come ITS Angelo Rizzoli – conclude Angelillo – ci siamo posti l’obiettivo di trasformare i laboratori in un’esperienza di valore. Anche se è presto per dati a lungo termine, le attività di orientamento hanno già suscitato grande entusiasmo. La sfida per quest’anno sarà integrare pienamente questi strumenti nel percorso formativo, rendendo la formazione sempre più immersiva e allineata ai bisogni del mercato”.

Una sfida che segna un passaggio potenzialmente importante: dall’aula che prepara al lavoro, alla scuola che è già lavoro.

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Riccardo Liguori
Collaboratore
Giornalista professionista. Determinato, riflessivo e curioso, tra i temi che ho più a cuore l'ambiente e la filosofia hanno (quasi) sempre la precedenza.
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