Gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) in Lombardia non si limitano più alla promozione dei propri corsi. Un recente rapporto di ricerca sull’orientamento, presentato in occasione dell’iniziativa OrientaTalenti al Milano Innovation District (MIND), ha infatti identificato le azioni promosse dalla Rete ITS Lombardia come una delle principali buone pratiche nel panorama regionale.
L’indagine, che evidenzia l’urgenza di innovare le pratiche di orientamento di fronte alle rapide trasformazioni digitali e ambientali, riconosce il valore di un approccio che supera la logica “fieristica” e meramente informativa, concentrandosi sulla scoperta attiva e la sperimentazione laboratoriale.
La chiave del successo della Rete ITS Lombardia, che aggrega 24 Fondazioni ITS Academy, è la capacità di fare sistema e di agire in modo complementare su più fronti. L’obiettivo generale è prendere sul serio le attitudini e i desideri degli studenti, offrendo percorsi coerenti con i talenti individuali e contrastando la narrazione stigmatizzante che considera il riorientamento come un fallimento.
Tre azioni complementari
La Rete ITS Lombardia, come indica l’analisi, ha messo in campo tre iniziative che coprono diverse fasi del percorso formativo, creando un vero e proprio ecosistema integrato.
1. Twin transition
Questa iniziativa si concentra sulla formazione dei docenti delle scuole secondarie superiori. L’idea nasce dalla consapevolezza che l’orientamento in ingresso non può limitarsi a presentazioni generiche, ma deve contestualizzare l’offerta ITS all’interno dei grandi scenari di trasformazione del mercato del lavoro (le “transizioni digitali e green“).
Il percorso, strutturato in webinar, ha coinvolto centinaia di docenti e rappresentava un passo significativo perché li trasforma in moltiplicatori dell’azione orientativa all’interno delle loro classi. Questo cambio di paradigma sposta il focus da una mera attività promozionale a una prospettiva formativa a 360 gradi.
2. Repository PCTO
Per tradurre la conoscenza acquisita dai docenti in esperienza concreta per gli studenti, è stata creata la Repository dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, oggi Formazione scuola-lavoro). Questa “libreria” digitale raccoglie e rende replicabili le esperienze di PCTO realizzate dalle Fondazioni ITS con le scuole.
L’innovazione metodologica sta nel facilitare il lavoro progettuale delle scuole, fornendo esperienze di qualità standardizzate e contatti diretti con i referenti degli ITS. L’obiettivo è superare la progettualità isolata e integrare i PCTO in un continuum di apprendimento che può evolvere verso forme più strutturate come l’apprendistato.
3. Riorientamento drop-out Universitari
Il terzo filone si concentra sul fenomeno degli studenti universitari che abbandonano gli studi (drop-out) o che sono in difficoltà (never drop-in). Questo progetto fornisce un accompagnamento personalizzato della durata di 10 ore, combinando assessment individuali e coaching motivazionale.
L’approccio è profondamente innovativo perché mira a superare lo stigma del fallimento. L’accompagnamento aiuta lo studente a riflettere sulla propria storia formativa, sulle proprie caratteristiche e a elaborare una scelta più strategica, che può essere l’iscrizione a un altro corso di laurea, l’accesso a un ITS, o l’inserimento diretto nel mondo del lavoro.
Un modello per le altre regioni?
L’esperienza della Rete ITS Lombardia offre indicazioni preziose per le altre realtà regionali, come sottolineato nel rapporto di OrientaTalenti:
- Governance collaborativa: il presupposto è la collaborazione strutturata e disinteressata (non competitiva) tra tutti gli attori: Regione, Ufficio Scolastico, Rete ITS, Università e mondo del lavoro. Le altre regioni dovrebbero investire sulla creazione di reti ITS formalizzate e sulla costruzione di fiducia reciproca tra gli enti formativi.
- Formazione dei docenti come priorità: l’investimento sui docenti delle scuole superiori, trasformandoli in orientatori qualificati e aggiornati sui trend tecnologici e settoriali, è un fattore chiave per estendere l’efficacia dell’orientamento oltre gli eventi spot.
- Strumenti pratici e replicabili: la creazione di strumenti come la Repository PCTO dimostra che non servono investimenti tecnologici complessi, ma la volontà di standardizzare e condividere esperienze di qualità per facilitare il lavoro progettuale delle scuole.
- Superare lo stigma del riorientamento: è fondamentale un cambiamento culturale che valorizzi il riorientamento come processo di crescita e consapevolezza, non come fallimento. Il modello lombardo, con l’accompagnamento psicologico e motivazionale, è replicabile attraverso l’uso di operatori accreditati e un chiaro supporto istituzionale.














