Skills in cantiere

Venezia, le competenze ITS dall’aula approdano alla Biennale

Gli studenti del corso “Art Moving and Set-Up Manager” dell’ITS Marco Polo Academy hanno lavorato sul campo con due aziende veneziane, confermando la vicinanza tra formazione e lavoro

L’ITS Marco Polo alla Biennale Architettura 2025

Venezia è al centro del dibattito ultimamente: dal capoluogo veneziano arrivano infatti sempre più annunci che riguardano il mondo ITS. Dal lancio dell’associazione che sostituisce la rete al debutto dell’Accademia della Logistica e del Mare, polo formativo e culturale innovativo che unisce l’ITS Marco Polo Academy, la Venice Maritime School (Vemars) e il Centro di Formazione Logistica Intermodale (CFLI).

Il legame con le istituzioni culturali della città è particolarmente rilevante anche per il mondo ITS, come dimostra il corso biennale Art Moving and Set-Up Manager dell’ITS Marco Polo Academy impegnato formazione di figure professionali altamente specializzate nel settore degli allestimenti artistici e architettonici. Fondamentali, anche in questo caso, le competenze operative, esperienze dirette e progetti reali.

A dimostrarlo è l’esperienza concreta vissuta dagli studenti alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2025, dove hanno partecipato all’allestimento di 16 padiglioni nazionali, lavorando fianco a fianco con curatori, architetti e imprese del settore.

Il cantiere come aula viva per imparare lavorando

Grazie alla collaborazione con due realtà veneziane, Rebiennale e Techwood, il cantiere della Biennale si è trasformato in un ambiente formativo pratico e dinamico per gli studenti del corso Art Moving and Set-Up Manager. Un contesto reale dove teoria e competenze tecniche si sono intrecciate con il lavoro di squadra, la creatività progettuale e la responsabilità professionale.

Sostenibilità e riuso con Rebiennale

Rebiennale, realtà che opera in ottica di riciclo dei materiali di allestimento, ha coinvolto quattordici studenti nell’allestimento di alcuni padiglioni esteri come Stati Uniti, Svizzera, Uruguay, Emirati Arabi e Perù. Punto di forza dell’intervento, la varietà di progettazioni e sperimentazioni: dai lavori con la terra cruda a quelli con il vetro, dall’impiego di tecniche tradizionali allo sviluppo di nuove idee, dalla progettazione all’esecuzione.

Alice Bazzoli di Rebiennale ha sottolineato il valore di poter collaborare con le nuove generazioni: «Nei mesi passati insieme sul campo non solo gli studenti hanno modo di toccare con mano e prendere piena consapevolezza delle fasi allestitive, dal trasporto delle opere all’inaugurazione del padiglione finito, ma l’azienda stessa può fare tesoro delle idee e delle proposte di ragazzi giovani, preparati e intraprendenti».

Allestimenti e scenografie con Techwood

In parallelo, Techwood, società specializzata in allestimenti e scenografie architettoniche, ha affidato agli studenti del secondo anno l’allestimento di numerosi spazi, tra cui padiglioni come Brasile, Singapore, Hong Kong e Macao, e progetti esposti alle Artiglierie dell’Arsenale e nel Giardino delle Vergini, oltre alle parti lignee e agli arredi del nuovo bookstore temporaneo della Biennale. I ragazzi sono stati inoltre coinvolti nella realizzazione di un progetto di arte contemporanea a Palazzo Grimani, contribuendo alla mostra collaterale alla Biennale.

«Il cantiere è una scuola preziosa – ha riferito Niccolò Salvato, titolare di Techwood –: c’è un tempo, il più virtuoso a mio parere, in cui i ragazzi osservano, un tempo in cui propongono e uno in cui agiscono, sempre affiancati da professionisti. Credo che il ruolo principale di un’azienda, in questa fase operativa della formazione, sia quello di soddisfare e incoraggiare la loro curiosità, raccontando l’evoluzione dei progetti, sviscerando i dettagli esecutivi, esaminando i materiali, analizzando le soluzioni costruttive, rendendoli partecipi di ogni relazione, dall’artista all’architetto, dall’ingegnere all’allestitore a ciascuna figura coinvolta. Il cantiere è il tempo e il luogo in cui il progetto si realizza materialmente, in cui le idee e i racconti di tanti trovano la loro forma, e i ragazzi imparano il senso della cura e della responsabilità nella realizzazione del processo creativo, in cui nessun dettaglio può essere trascurabile».

Art Moving and Set-Up Manager: un percorso formativo ad alta occupabilità

Il corso Art Moving and Set-Up Manager dell‘ITS Marco Polo Academy forma figure in grado di gestire tutte le fasi del processo espositivo, dal trasporto e installazione di opere d’arte alla realizzazione tecnica di mostre, padiglioni e installazioni.

La formazione si rivolge a un settore in forte espansione, con applicazioni trasversali che spaziano tra logistica museale, artigianato qualificato, ospitalità culturale e trasporti speciali.

«Entrare negli allestimenti per la Biennale è una grandissima opportunità per i ragazzi del corso Art Moving and Set-Up Manager ha sottolineato Damaso Zanardo, presidente dell’Accademia della Logistica e del Mare – . Si tratta di sperimentare il mestiere che si sta imparando in un contesto ai massimi livelli; è una occasione che costituisce una crescita personale e professionale importante».

Formazione completa tra teoria e realtà

Il biennio, con frequenza obbligatoria, prevede 1.200 ore di didattica esperienziale e 800 ore di tirocinio aziendale (orientamento nel primo anno, finalizzato nel secondo). Il corso si conclude con lo svolgimento di un esame finale le cui prove sono stabilite da normativa ministeriale.

Art Moving and Set-Up Manager si inserisce nell’area tecnologica della “Mobilità sostenibile”, con particolare riferimento alla “Mobilità delle persone e delle merci”, e forma figure altamente ricercate da:

  • musei e fondazioni culturali;
  • enti fieristici e mostre internazionali;
  • aziende di trasporti specializzati;
  • studi di progettazione e allestimento.

Gli studenti imparano pertanto ad interfacciarsi con artisti, artigiani, curatori, fornitori, soprintendenze e dogane, acquisendo competenze trasversali indispensabili per lavorare nel settore dell’arte e della logistica culturale. Al termine di tale percorso, saranno, infatti, pronti per ruoli come project manager, tecnico di allestimenti museali, art handler, coordinatore logistico per mostre e fiere, in Italia e all’estero.

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Stefania De Simone
Collaboratrice
Digital marketing specialist, copywriter e, nel tempo libero, scrittrice. Laureata in editoria e giornalismo con una spiccata passione per il mondo dello spettacolo e il giornalismo.
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