Bilanciare lavoro e vita privata è sempre più rilevante. Il lavoro non è più preponderante nella mente delle nuove generazioni, parliamo della Gen Z, ma anche dei Millenials. Si è disposti a dedicare ancora gran parte del tempo alla propria occupazione, se questo non va a intaccare però la vita privata e l’equilibrio personale.
Il lavoro è spesso il risultato delle scelte compiute post diploma. Prendiamo il caso degli ITS Academy, è noto che nascono per “ampliare la formazione professionalizzante di tecnici con elevate competenze tecnologiche e tecniche professionali, allo scopo di contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo“.
L’azienda, per molte aree tecnologiche, è la naturale prosecuzione del percorso di formazione duale con tutti i suoi pro e i suoi contro. Ma anche chi sceglie la strada delle Its Academy può avere come obiettivo un giusto bilanciamento, senza necessariamente trascorrere decenni all’interno di un’azienda da dipendente.
Sono tanti e diversificati gli sbocchi che possono offrire le 147 ITS Academy sul territorio italiano, correlate a 10 aree tecnologiche, e non tutte implicano un lavoro serrato da dipendente. Che scelte potrebbe compiere chi punta su vita più libera da vincoli, almeno in termini di orari, e con più autonomia?
L’importanza del work-life balance
Il Work-Life Balance (WLB), o bilanciamento tra vita privata e lavoro, è diventato un tema centrale nelle discussioni sulla salute e il benessere dei dipendenti. Un equilibrio sano tra le responsabilità lavorative e le attività personali è essenziale per mantenere alta la produttività, ridurre lo stress e migliorare la soddisfazione lavorativa complessiva.
Numerose ricerche hanno dimostrato che un buon bilanciamento tra vita privata e lavoro non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma ha anche effetti positivi sulle performance aziendali. Le percentuali di assenteismo dal luogo di lavoro risultano notevolmente ridotte, e a guadagnarne è sicuramente la salute mentale dei lavoratori, diminuendo le possibilità di andare in burn out.
Già nel 2017, Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, nel definire i 20 Pilastri europei dei Diritti Sociali hanno portato alla luce il complesso concetto di work-life balance come “Equilibrio tra attività professionale e vita familiare”, negli anni questo concetto si è amplificato ed è stato maggiormente attenzionato.
L’European Work-Life Balance 2024 realizzato da Remote, che ogni anno rileva diversi fattori legati al benessere aziendale in 30 Paesi europei come congedo di maternità, congedo annuale obbligatorio, livello di felicità complessiva e orario di lavoro medio, classifica l’Italia al 23esimo posto. In cima a questa classifica troviamo Nuova Zelanda, Irlanda e Belgio. Quindi, è corretto sottolineare che anche nel contesto aziendale un equilibrio tra lavoro e vita privata può essere ricercato, tanto più in paesi dove il tema della conciliazione è caro anche alla politica e al legislatore.
Ma torniamo alla formazione ITS. Quali percorsi, coerenti ai propri interessi e inclinazioni, potrebbero favorire, più semplicemente, un’attitudine ben bilanciata?
Il discorso chiama in causa, di fatto, l’attitudine imprenditoriale, perché con una formazione tecnologica superiore è possibile anche mettersi in proprio nel settore in cui ci si è perfezionati. Alcuni indirizzi più di altri si legano a questo discorso. Nel mondo delle costruzioni e del sistema casa, sarà possibile portare avanti dei progetti in proprio nella creazione di un proprio business. Stesso approccio per il mondo della comunicazione, in cui sempre di più si stanno sviluppando service e realtà autonome che non fanno per forza capo a grandi gruppi. Chi decide di specializzarsi in questi ambiti ha l’opportunità di lavorare in proprio e di gestire il proprio tempo libero.
Un discorso valido anche per il sistema moda, in cui partendo da un’intuizione personale si ha l’opportunità di sviluppare un proprio lavoro, una startup o lanciare un prodotto. Se viaggiare è un obiettivo professionale e non solo private, il mondo delle attività artistiche e culturali per il turismo è un contesto vincente.
Insomma, a ogni esigenza corrisponde una strada, le vie da esplorare sono tante e il work-life balance non è più una chimera. Chiaro che da autonomi, crescono anche le responsabilità. Ma decidere quando e come è il primo passo per un equilibrio che, altrove, sarebbe deciso da altri.