Sinergia con il mondo accademico e visioni innovative al servizio della silver economy.
Il progetto Upskill, promosso da Fondazione Cariverona e Upskill 4.0, torna con due importanti novità ma non cambia lo spirito dell’iniziativa e il coinvolgimento del mondo ITS. Ancora una volta, infatti, i giovani tecnici degli Istituti Tecnologici Superiori prenderanno parte alla sfida per rilanciare iniziative economiche e sociali in settori rilevanti per i territori a cui guarda la Fondazione.
Upskill porta infatti le imprese e gli ITS a incontrarsi per creare nuovi prodotti, per ripensare processi, per trasformare il business model o per rafforzare la comunicazione. A guidare i tecnici, il team di professionisti di Upskill 4.0, lo spin-off dell’ateneo Ca’ Foscari, specializzato in innovazione digitale. Non cambia il metodo con cui giovani tecnici e imprese si confronteranno, ovvero il design thinking, quell’approccio all’innovazione che, attraverso diversi step, consente di risolvere problemi complessi tenendo conto anche di creatività e soft skills.
La nuova edizione vedrà inoltre il coinvolgimento degli studenti degli atenei universitari del Veneto che supporteranno le imprese nel processo di innovazione. Una novità sicuramente stimolante che ben rimarca l’importanza di creare, meglio se sul campo, sinergie tra ITS e Accademia, i due segmenti della formazione terziaria italiana, mettendo in risalto i rispettivi punti di forza e di complementarità.
Con la guida degli esperti, e le competenze dei tutori di Upskill 4.0, gli studenti degli atenei veneti e degli ITS italiani proveranno a tradurre in progetti e prototipi le sfide progettuali lanciate da attività artigianali, imprese del made in Italy, attività turistiche, enti e soggetti legati a offerta, proposte culturali e aziende della silver economy.
Il Rapporto annuale Istat 2023, affermava che – a inizio anno – le persone con più di 65 anni erano 14 milioni 177 mila, il 24,1% (quasi un quarto) della popolazione totale italiana e cresceva anche il numero di persone ultraottantenni, che arrivano a 4 milioni 529 mila. Un target rilevante, anche in termini di possibilità di spesa, che è sempre più centrale per coloro che sono all’opera per promuovere nuove forme dell’abitare e del vivere (in termini di salute e cura, ma anche di tempo libero e consumi).
A mettersi in gioco sono soggetti economici, anche con finalità sociali, che hanno sede nelle province di Verona, Vicenza e Mantova (successivamente, saranno coinvolte anche Belluno e Ancona): saranno selezionati dopo l’adesione alla nuova manifestazione di interesse che Fondazione Cariverona ha promosso (la call è aperta fino al 31 gennaio 2024, per selezionare un massimo di 12 realtà).
I team dedicati lavoreranno a stretto contatto con le imprese selezionate, proprio come hanno fatto i partecipanti dell’edizione 2022 che ha visto la realizzazione di ben 33 prototipi.
L’iniziativa torna per produrre ancora una volta uno stimolo profondo per i diversi partecipanti, a partire dai giovani tecnici del mondo ITS che hanno un’ulteriore, importante, occasione per mettersi alla prova con la formazione duale e confrontarsi con i bisogni di innovazione, di competitività e di aggiornamento delle piccole, medie e microimprese italiane in territori privilegiati, dal punto di vista della qualità e della diffusione della manifattura.
Come sottolineato da Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona: “Upskill ha il merito di costruire sinergie strategiche per lo sviluppo dei nostri territori, coinvolgendo imprese, Istituti Tecnologici Superiori e, da quest’anno, anche università. Lavoreremo in settori chiave per il tessuto sociale ed economico locale, facilitando quei processi di innovazione di cui abbiamo bisogno, anche grazie al contributo dei giovani“.
