I principi del design thinking che consentono di abilitare progetti di innovazione misti scuola-impresa sono approdati nelle aziende e nelle imprese sociali di Ancona e Belluno, grazie all’iniziativa Upskill promossa da Fondazione Cariverona in collaborazione con Upskill 4,0, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Per le imprese non è semplice trovare tempi, risorse e competenze per attuare cambiamenti di processi e prodotti o per sperimentare nuove soluzioni in tempi brevi, eppure spesso, proprio dalla capacità di creare discontinuità e aprirsi a prospettive inedite nascono buone opportunità di business.
Nella città marchigiana e in quella veneta, ancora una volta è avvenuto un incontro virtuoso tra gli studenti degli ITS e i project manager di Upskill 4.0: grazie al confronto costruttivo con gli imprenditori e al lavoro a stretto contatto, i futuri tecnici superiori hanno aiutato le aziende a ideare nuove strategie online e offline, eventi e gadget, design per prodotti e piattaforme comunicative. Il nesso dei diversi contributi è nella tecnologia, quel digitale che innerva filiere industriali tradizionali e contemporanee e che più facilmente penetra nel tessuto produttivo grazie a professionisti aggiornati, come quelli che si formano negli Istituti Tecnici Superiori italiani.
Il passaggio in azienda è parte integrante dell’esperienza formativa di ambito ITS, ma Upskill eleva al quadrato l’apporto che gli studenti possono garantire in un tempo breve, complice anche la sapiente guida dei professionisti dello spin-off dell’ateneo veneziano che nasce proprio al fine di progettare e sviluppare percorsi di innovazione tecnologica e sociale promuovendo la collaborazione tra scuola, imprese e territori.
Grazie a un’experience intesa, che rappresenta anche uno stress test fondamentale per le competenze già acquisite, i partecipanti di Upskill possono anche godere di un più peculiare sguardo sui bisogni dei territori, in settori chiave: un ulteriore stimolo a valorizzare, nei distretti italiani, i vantaggi della formazione duale che incontra bene le esigenze delle piccole e medie imprese che non si accontentano di sopravvivere ma investono su tecnologia e innovazione per crescere. La spinta a esplorare nuove traiettorie di marcia deve venire anche dal cambiamento generazionale che sarà portato, in termini di skills, proprio dai futuri tecnici degli ITS.
La forza di un’iniziativa come Upskill si regge sulla sinergia tra attori diversi e complementari e sulla capacità di generare vantaggi trasversali. Come sottolineato dal direttore generale di Fondazione Cariverona, Filippo Manfredi “il progetto contribuisce allo sviluppo dei nostri territori, favorendo l’incontro con il talento dei giovani che frequentano gli ITS e le esigenze di innovazione di Pmi e imprese sociali. La convergenza tra questi mondi innesca preziosi circoli virtuosi, che generano ricadute positive per tutta la comunità“.
Al termine dei percorsi innovativi, sono stati presentati i prototipi realizzati dagli studenti.
Ad Ancona erano sette le aziende coinvolte: i progetti sono stati presentati presso il Teatro delle Muse di Ancona. A Belluno, sei le imprese selezionate grazie alla call: i prototipi sono stati presentati negli spazi del Dolomiti Hub di Fonzaso.
Ricapitoliamo i progetti realizzati nelle rispettive città:
Belluno
- un’arnia interattiva in 3D che permette di conoscere da vicino il mondo delle api e un nuovo design per il packaging dei mieli Apidolomiti;
- una nuova strategia marketing rivolta al B2B per Bonair (l’aria pura di Misurina compressa);
- il format di comunicazione Casa delle Arti 3.6.5 per Tib Teatro, con una nuova identità visita e un nuovo palinsesto di eventi;
- uno showroom interattivo per i tetti griffati di Cerentin F.lli;
- una nuova comunicazione social e food masterclass per Dolomiti Hub, spazio polifunzionale che vuole diventare un luogo di lavoro e relax;
- Aterema On Tour, un truck itinerante supportato da una nuova strategia social e web per gli occhiali in 3D di Plastoptic.
Ancona
- per Grilli Fabbrica Alimentari, una strategia di branding per il lancio di una nuova linea di babyfood “Ninì pappe per bambini”;
- per il progetto educativo Pozzi e Pozzanghere, un software per digitalizzare la biblioteca e renderla più accessibile, uno spazio multifunzionale per agevolare la ricerca e la lettura dei libri e un piccolo festival di letteratura;
- per Rinci, un nuovo design per il packaging dei paccasassi pensato per dare maggiore visibilità al brand e agli artisti del territorio, un ricettario online e un itinerario per promuovere produttori e ristoratori del Parco del Conero;
- per IN.CO.M., una nuova strategia social, un magazine e un piano editoriale integrato;
- per The Smoking Tiger, un diario di bordo attraverso cinque continenti per scoprire i Paesi e valorizzare le comunità che coltivano le diverse tipologie di caffè, una serie di eventi e nuovi eco-gadget;
- per Gaia Segattini Knotwear, una nuova identità visiva, una proposta di attività, un sito web e un evento di lancio per un community hub che vuole intrecciare le eccellenze regionali e promuovere la creatività, la sostenibilità e la formazione;
- per Velvet for Philosophers, una nuova strategia online e offline in grado di trasmettere la cultura vintage in maniera esperienziale.