Startup e ITS

UniCredit Start Lab e i suggerimenti per gli ITS

La proclamazione dei vincitori dell’edizione 2022 è un indicatore per le nuove figure professionali

Giovani impegnati a progettare l'innovazione in una startup

Proclamati i vincitori dell’edizione 2022 di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business di UniCredit rivolta alle migliori startup e PMI innovative italiane Tech. Osservare le startup che hanno partecipato al bando serve a ottenere indicazioni molto utili anche per gli ITS.

I settori in cui era possibile presentare un progetto sono inerenti e vicini a quegli ambiti in cui gli ITS si spendono nella formazione. Si tratta di Life Science, Clean Tech & Industrial, Innovative made in Italy, Digital e Impact Innovation.

Il motivo per cui Unicredit è interessata a questo settore è chiaro dalle parole di Francesca Perrone, responsabile di UniCredit Start Lab. “L’ecosistema dell’innovazione italiano sta vivendo un momento straordinario, con un 2021 che si è chiuso con numeri eccezionali: ben 16mila le startup e PMI innovative, in crescita del 17% rispetto al 2020“. Gli investimenti sono arrivati soprattutto alle startup più innovative che hanno ricevuto 1,4 miliardi di euro.

Gli investimenti nelle imprese più all’avanguardia sono raddoppiati rispetto all’anno precedente. Anche Unicredit è un sostenitore di punta dell’innovazione. “Con UniCredit Start Lab siamo diventati negli anni un partner di riferimento, con quota di mercato di circa il 18% delle startup e PMI innovative italiane“, ha sottolineato Perrone. “Ciò ci consente di operare in modo mirato per offrire opportunità di crescita per le imprese giovanili che vogliono svilupparsi e consolidarsi”.

Gli ITS e gli investimenti di Unicredit Start Lab

Ma quali sono state le startup premiate da Unicredit? Quali sono i settori che avranno la possibilità di sviluppare le proprie idee?

Le start up premiate sono cinque, con un riconoscimento di 10mila euro per ciascuna. Tutte le 52 startup partecipanti ricevono servizi e opportunità della piattaforma di business di UniCredit Start Lab. È un’occasione per incontrare partner, investitori e opportunità di crescita.

Osservando le startup che hanno partecipato alla competizione, si possono individuare alcuni trend dell’innovazione. Nell’ambito energetico, c’è grande interesse per l’accumulo di energia da fonti rinnovabili con sistemi alternativi alle batterie al litio. Anche le soluzioni legate all’idrogeno suscitano grande interesse.

Attirano l’attenzione di investitori e innovatori i materiali innovativi e nanotecnologici. Grande attenzione per l’ambiente con la reimmissione nel ciclo produttivo di materiali di scarto rigenerati. Per le scienze della vita emerge grande attenzione verso le tecnologie, spesso fondate sull’intelligenza artificiale, per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative e oncologiche.

Anche il metaverso trova diverse proposte di applicazione in vari campi.

Alcuni suggerimenti per gli ITS

Gli ITS hanno il compito di formare i giovani alle nuove professioni, quelle più richieste dal mercato. Il fatto di veder finanziati nel contesto dell’Unicredit Start Lab delle startup con interessi affini a quelli degli ITS vuol dire che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Significa anche che i giovani formati dagli ITS davvero costituiscono un’importante opportunità per le imprese. Ci sono già startup che collaborano con gli ITS per formare giovani e per trovare collaboratori ben formati proprio in quei settori che si collocano alla frontiera dell’innovazione.

Quello a cui occorre fare attenzione non sono soltanto i temi da sviluppare – perché interessanti per il mercato del lavoro -, altrettanto importante è osservare altri trend, come la presenza delle donne.

Le startup che si sono candidate all’Unicredit Start Lab quest’anno sono guidate da donne in un caso su 5. L’incidenza della presenza femminile sale però nel gruppo delle 50 migliori startup selezionate per entrare in Start Lab: in 22 casi queste startup hanno donne nel management team (42%) e in 16 casi founder donna (31%). Ben vengano, quindi, tutti i progetti e le iniziative volte a coinvolgere il mondo femminile, che sembra sempre più interessato al mondo dell’innovazione.

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Giulia Annovi
Collaboratrice
Giornalista freelance, con la passione per il datajournalism. Mi occupo di scienza, innovazione, tecnologie digitali e educazione.
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