Saranno 51 i percorsi ITS che dal prossimo autunno potranno formare 1.020 figure tecniche in tutta la Toscana. I corsi verranno erogati dalle 9 Fondazioni ITS presenti nel territorio.
Lo scorso 19 maggio a Firenze il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale all’istruzione, formazione, lavoro e università Alessandra Nardini hanno presentato gli esiti dell’avviso pubblico da 10 milioni di euro, stanziati grazie alle risorse del nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo Fse+ 21-27, rivolto agli Istituti Tecnologici Superiori attivi per l’elaborazione dell’offerta formativa dell’anno 2023/2024. Tutti i progetti presentati dalle Fondazioni ITS verranno cofinanziati, visto che hanno ricevuto una valutazione positiva da parte della Regione Toscana.
“Siamo molto contenti della risposta arrivata dalle nove Fondazioni toscane”, ha osservato Giani. “Gli ITS – ha aggiunto – sono garanzia di occupazione per chi li frequenta e abbiamo cercato di potenziare il nostro impegno, anche grazie alle risorse del nuovo settennato del Fondo sociale europeo, con l’obiettivo di migliorarne la qualità e di consacrarli come volano per l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani”.
I percorsi ITS verranno realizzati sull’intero territorio regionale: 20 nell’area fiorentina, 4 ad Arezzo, 2 a Grosseto, Livorno e Prato, 7 a Pisa, 1 a Pistoia, 6 a Siena e Lucca, e per la prima volta 1 nel territorio di Massa Carrara. Saranno presenti tutte le aree tecnologiche considerate “strategiche”: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, informatica, turismo, e – per l’area nuove tecnologie per il made in Italy – agroalimentare, sistema Casa, moda e meccanica.
“Quest’anno mettiamo in campo l’offerta formativa più importante di sempre per quanto riguarda i percorsi ITS: sia per numero di percorsi cofinanziati, che per loro diffusione territoriale. Mai prima di ora, infatti, in un anno formativo si erano stanziate così tante risorse, per cofinanziare così tanti percorsi. Per la prima volta inoltre sono coinvolti tutti i territori provinciali, inclusa Massa Carrara, che finora non aveva avuto percorsi ITS”, ha spiegato Nardini.
“Gli ITS sono un grande investimento, una scelta fatta per favorire la buona occupazione, a partire da quella giovanile, e superare il mismatch – il disallineamento domanda-offerta – perché si formano quei profili altamente qualificati che il mondo delle imprese richiede”, ha aggiunto l’assessora regionale.
“Dobbiamo però impegnarci ancora di più nel far conoscere il sistema ITS toscano, perché questo segmento di formazione terziaria non universitaria sconta ancora una scarsa conoscenza nel nostro Paese. Siamo impegnati, con le 9 Fondazioni ITS toscane, con l’Ufficio scolastico regionale, con le parti sociali e le Camere di Commercio, a potenziare il nostro impegno in questo senso“, ha affermato Nardini.
I percorsi ITS sono di durata biennale e sono rivolti a giovani diplomate e diplomati dai 18 ai 35 anni. Ciascuna classe sarà formata da 20-25 allievi e allieve. I corsi erogati dalle Fondazioni potranno avvalersi di laboratori altamente tecnologici, con attrezzature innovative e strumentazioni all’avanguardia realizzati anche grazie a finanziamenti della Regione Toscana, sia attraverso risorse regionali appositamente individuate che attraverso il Fondo Fesr 2014/2020.
Inoltre è stata attivata una campagna informativa per l’iscrizione ai percorsi ITS del prossimo anno formativo, al fine di favorire il raggiungimento del numero minimo di allieve e allievi per attivare tutti i percorsi cofinanziati. La Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, le Fondazioni ITS e gli stakeholders del territorio, sta massimizzando l’impegno in termini di orientamento e di informazione.