ITS con successo

Quali studi è necessario fare per iscriversi a un ITS del settore meccanica?

Qualche consiglio da Antonio Maffei, coordinatore presso la Fondazione ITS Sistema Meccanica di Lanciano, (Chieti)

ITS meccanica

È tempo di iscrizioni ed è tempo di selezioni anche per gli Istituti Tecnici Superiori. Come prepararsi al meglio per superare i test di ingresso? Per rispondere alla domanda abbiamo fatto una chiacchierata con Antonio Maffei, coordinatore presso Fondazione ITS Sistema Meccanica (IAM), di Lanciano in provincia di Chieti. Per la rubrica “ITS con successo“, affrontiamo dunque la questione riferita al settore meccanica, che fa parte dell’area tecnologica “Nuove Tecnologie per il made in Italy“.

Quale scuola secondaria superiore devo frequentare?

Il diploma della scuola superiore non è un elemento limitante per accedere all’esame di ingresso di un ITS del settore meccanica. Tutti i diplomati sono ammessi all’esame, qualsiasi sia il percorso di studi che hanno fatto in precedenza. “Sebbene la maggior parte dei ragazzi iscritti siano diplomati presso gli Istituti Tecnici industriali, non manca circa un 20% di ragazzi che proviene da altri tipi di formazione. Per esempio, gli istituti professionali o i licei“, racconta Maffei. “Per i ragazzi non provenienti da istituti tecnici sarà necessario, almeno all’inizio, studiare un po’ di più rispetto a chi possiede già alcune basi delle materie tecniche“.

Gli ITS sono un corso di specializzazione e avanzamento ed è quindi necessario approcciarsi al percorso con la capacità di studiare e approfondire in modo autonomo. Anzi, presso gli ITS c’è spazio anche per tutti quei ragazzi che credono di aver sbagliato la scuola superiore. “L’attività di orientamento che svolgiamo nelle scuole è fondamentale: alcuni ragazzi sbagliano la scelta ella scuola superiore e si accorgono troppo tardi di avere una predisposizione per materie più tecniche e tecnologiche“. Infine, presso gli ITS c’è spazio anche per chi è meno predisposto per lo studio. “Gli ITS sono un’occasione per chi vuole sperimentare e ampliare una propria passione e predisposizione“.

Come prepararsi alle selezioni di ingresso?

Tutti gli ITS sono a numero chiuso ed è quindi necessario sostenere una prova di accesso. “Nel caso dell’ITS Sistema Meccanica l’accesso all’istituto è gratuito, ma occorre sostenere un test di ingresso. L’esame consiste in una prova scritta con test a risposte multiple e in una prova orale. Il test scritto si basa su argomenti che vanno dall’informatica di base all’inglese. Per la lingua inglese richiediamo un livello base di grammatica“, spiega Maffei. Nell’esame di ammissione sono incluse anche domande di natura tecnica. “Sono domande a cui un ragazzo diplomato presso una scuola tecnica o professionale risponde con un buon livello di preparazione“. Ma questo non deve essere un elemento di frustrazione per chi ha seguito altri percorsi alle scuole superiori.

Segue, infatti, un colloquio orale. “Il colloquio conferisce più punteggi della prova scritta. Il colloquio è svolto da esperti di risorse umane delle aziende con cui collaboriamo. Sono le stesse imprese in cui i ragazzi andranno a svolgere il periodo di tirocinio o le aziende da cui provengono i docenti“. Il colloquio serve soprattutto a indagare le soft skills dei candidati. “Gli esperti di risorse umane indagano quali sono le motivazioni che spingono i ragazzi a iscriversi presso il nostro ITS. Inoltre, cercano di verificare l’attitudine a lavorare in gruppo, a essere cooperativi e ad avere una atteggiamento da problem solver“.

Il sito dell’ITS Sistema Meccanica mette a disposizione risorse per arrivare preparati all’esame.

Quali competenze occorre avere per frequentare un ITS nel settore meccanica?

Noi selezioniamo ragazzi con un unico requisito: la mente accesa“, conclude Maffei. “Chi ha la capacità di mettersi in gioco e la curiosità può superare ogni difficoltà. Oggi è questa la caratteristica più richiesta nel mondo del lavoro: le hard skills decadono velocemente perchè cambiano le tecnologie. Occorre invece avere la capacità di imparare a imparare, per adeguarsi più velocemente possibile ai cambiamenti“.

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Giulia Annovi
Collaboratrice
Giornalista freelance, con la passione per il datajournalism. Mi occupo di scienza, innovazione, tecnologie digitali e educazione.
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