Conoscere lo “stato di approvazione“ e “le tempistiche previste per dare piena attuazione“ alla riforma sugli ITS Academy, approvata a luglio dal Parlamento.
Lo scorso 29 novembre l’esponente di Azione-Italia viva Mariastella Gelmini, ex ministra per gli Affari regionali e le autonomie nel Governo Draghi, ha presentato in Senato un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministero dell’istruzione e del merito (Mim) sul provvedimento che ha ridisegnato la governance degli Istituti Tecnologici Superiori.
Con le interrogazioni, un deputato o un senatore può rivolgere al governo una domanda specifica, per esempio su un fatto di cronaca o su una legge (come in questo caso). Nell’atto presentato da Gelmini si rileva come sia già “decorso il termine per l’emanazione di alcuni decreti attuativi, per i quali la scadenza era il mese di ottobre 2022“, cioè i provvedimenti ministeriali che riguardano le aree di riferimento, le linee guida dello schema di Statuto e le tabelle nazionali di corrispondenza. Su TuttoITS vi avevamo spiegato quanto sia delicata la fase di attuazione di un provvedimento, in particolare di una riforma che richiede diversi decreti attuativi per essere pienamente operativa.
Nell’interrogazione l’ex ministra ricorda che “per il perfezionamento della riforma sugli ITS Academy è prevista l’emanazione di 19 decreti attuativi,17 dei quali dovranno essere emanati previo parere della Conferenza Stato Regioni“. I provvedimenti devono “essere emanati in un periodo massimo compreso tra i 90 e i 180 giorni“ dall’entrata in vigore della legge.
Nelle prossime settimane potrebbe arrivare una risposta dall’Esecutivo in merito alle domande sollevate da Gelmini, che nella passata legislatura è stata deputata e prima firmataria di una delle proposte di legge da cui è poi scaturito il testo della riforma sugli ITS Academy (uno dei pochi provvedimenti di iniziativa parlamentare approvati negli ultimi mesi).
La senatrice di Azione-Italia viva, inoltre, ha seguito da vicino l’intero iter della riforma, nel ruolo di ministra per gli Affari regionali e le autonomie del precedente Governo. In quelle vesti Gelmini aveva dichiarato che con il provvedimento “finalmente si ha un quadro normativo stabile di riferimento, potendo contare su 1,5 miliardi di euro attivati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un’occasione imperdibile per ammodernare il nostro sistema di istruzione e formazione“.