Sulla riforma il giudizio è sostanzialmente positivo, ma bisogna prestare maggiore attenzione al tema dell’orientamento. Matteo Colombo è ricercatore di Adapt, l’Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali. Da anni si occupa degli ITS Academy e con TuttoITS traccia un bilancio della riforma approvata dal Parlamento nel luglio 2022.
Il provvedimento “era un atto dovuto non solo alla luce di quanto richiesto dal Pnrr ma dal fatto che effettivamente una legge organica dedicata agli ITS non c’era”, spiega Colombo. “Quindi la sua portata innovativa è già riscontrabile nel fatto che c’è e sistematizza qualcosa che prima era sparso in tanti decreti separati”.
Il ricercatore di Adapt nota come la riforma dedichi un intero articolo all’orientamento. “Se l’obiettivo dei fondi del Pnrr è anche il raddoppio del numero degli iscritti, allora forse bisogna guardare con un pochino di timore al rapido aumento del numero di fondazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, anche a seguito della riforma stessa”.
“Forse sarebbe più importante aiutare le fondazioni già esistenti nello strutturarsi maggiormente. Un modo per consentire a esse di organizzarsi al meglio nel gestire la loro offerta e aumentare così anche il numero di classi e quindi di studenti. Ovviamente c’erano Regioni con poche Fondazioni ITS Academy, bene quindi che lì ne siano state create di nuove”.
Secondo Colombo l’obiettivo primario deve essere l’aumento degli iscritti. Non un aumento spropositato delle Fondazioni con il rischio di disperdere le risorse del Pnrr.
Riconoscibilità
“Il fatto che sia stata approvata una legge, peraltro con una condivisione totale da parte delle diverse parti politiche, ha permesso di attenzionare meglio il sistema ITS, rendendolo più riconoscibile”, rileva il ricercatore di Adapt.
I limiti principali degli Istituti Tecnologici Superiori “erano derivanti dalla scarsa conoscenza di questo sistema da parte di imprese, giovani e famiglie. Una legge organica ha avuto il merito sicuramente di tracciare un’evoluzione del sistema comunque rispettosa della sua storia”. C’è stato un aumento della riconoscibilità che può favorire il raggiungimento degli obiettivi primari.
Dal punto di vista prettamente normativo Colombo non ravvisa particolari carenze nel testo della riforma. Il ricercatore di Adapt auspica però l’adozione di una disciplina per il sistema IFTS, ovvero i percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore dalla durata annuale. Un tema presente nella “prima versione” della riforma, ma poi espunto con le modifiche adottate durante l’iter parlamentare. I percorsi IFTS non andrebbero ignorati, ma potenziati e rafforzati.
Aree tecnologiche
Secondo Colombo per gli ITS Academy “la sfida più grande è quella di mantenere uno standard qualitativo nazionale elevato senza togliere flessibilità alle Regioni e alle singole Fondazioni di personalizzare la propria offerta formativa”. Un’attenzione di riguardo meritano le aree tecnologiche, aspetto su cui interviene la riforma: il ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) sta lavorando al decreto attuativo richiesto dal testo.
Il provvedimento che ha ridefinito la governance degli Istituti Tecnologici Superiori non parla soltanto di allargamento delle aree, ma fornisce delle indicazioni. “Gran parte di queste aree tematiche sono effettivamente già coperte dalle aree tecnologiche attuali. Non credo che il decreto stravolgerà l’esistente”.
Per il ricercatore di Adapt un allargamento contenuto delle aree tecnologiche “non è problematico nel senso che ci sono effettivamente dei settori che non sono ancora coperti dall’offerta del sistema ITS”.
“Se bisogna rivedere le aree tecnologiche io penso che si debba andare verso un consolidamento delle esistenti, al massimo con l’allargamento di qualche ambito, ma senza stravolgimenti”, rileva Colombo. Si può “pretendere di inserire nuove aree tecnologiche là dove effettivamente corrispondono a fabbisogni generali che negli anni possono durare, che possono effettivamente essere riconosciuti e consolidati nel corso del tempo”.