Un provvedimento che definisce i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli ITS Academy. Durante il mese di settembre le commissioni Cultura di Camera e Senato hanno espresso il loro parere favorevole sullo schema di decreto messo a punto dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim), composto da 19 articoli e da un allegato.
In particolare si tratta di uno dei decreti attuativi richiesti dalla riforma che ha ridefinito la governance degli Istituti Tecnologici Superiori. Con l’espressione dei pareri da parte delle commissioni competenti il testo adesso è pronto per essere adottato e diventare a tutti gli effetti un decreto ministeriale valido.
Cosa prevede
Lo schema di decreto, che fa riferimento all’articolo 7 della riforma, individua i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli ITS Academy “quale condizione per l’accesso al Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, nonché i presupposti e le modalità di sospensione e di revoca dell’accreditamento”.
L’articolo 2 del testo stabilisce che le regioni, “nell’esercizio della propria competenza esclusiva in materia di programmazione dell’offerta formativa, prevedono, nell’ambito di piani territoriali triennali di intervento, la costituzione degli ITS Academy con riferimento alle aree tecnologiche stabilite a livello nazionale”.
Sempre le regioni dovranno verificare “con cadenza almeno triennale, e secondo i criteri e le procedure da esse stabiliti, il mantenimento dei requisiti per l’accreditamento degli ITS Academy a operare sulle aree tecnologiche di riferimento, nonché il rispetto degli standard minimi dei percorsi formativi”.
L’articolo 12 dello schema di decreto messo a punto dal Mim regola le procedure per la sospensione dell’accreditamento, mentre gli articoli 13 e 14 fanno riferimento ai casi di revoca.
Il testo prevede anche il potere sostitutivo del ministero, che potrà segnalare “eventuali anomalie e/o irregolarità nel funzionamento di un ITS Academy alla regione di riferimento, richiedendo l’attivazione di procedimenti amministrativi finalizzati ad accertare la sussistenza dei requisiti di accreditamento e a verificare l’assenza dei casi di sospensione e di revoca”.
Lo schema di decreto, come dicevamo, è accompagnato da un allegato. In particolare il documento indica i requisiti di accreditamento degli Istituti, suddivisi in:
- “Requisiti di solidità finanziaria ed organizzativa”;
- “Requisiti di onorabilità e affidabilità del soggetto giuridico”;
- “Requisiti relativi alle risorse infrastrutturali, logistiche e strumentali”;
- “Requisiti relativi alle risorse umane e professionali”.
I pareri
Le commissioni parlamentari hanno fornito i loro pareri nel giro di poche settimane, esprimendosi in maniera favorevole e senza alcuna osservazione nei confronti dello schema di decreto.
Il disco verde della commissione Cultura del Senato è arrivato lo scorso 20 settembre, con l’ok al parere messo a punto da Roberto Marti, senatore della Lega e presidente della commissione. Lo scorso 28 settembre invece è arrivato l’ok della commissione Cultura della Camera al parere redatto dal deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese.