La riforma sugli ITS Academy “trova il suo perno principale nella volontà di rafforzare il nostro sistema economico e di sviluppo, implementando gli strumenti a sostegno dell’incontro tra domanda e offerta lavorativa puntando sull’ampliamento della sfera formativa”. Lo spiega a TuttoITS Giuseppe Schiboni, assessore al Lavoro e formazione della Regione Lazio e coordinatore della commissione Istruzione, università e ricerca della Conferenza delle regioni e province autonome.
Secondo Schiboni, che segue con attenzione il mondo degli Istituti Tecnologici Superiori, “la competitività del sistema produttivo di ciascun territorio passa per la capacità di rispondere alla domanda di nuove competenze tecniche da parte delle imprese, erogando una formazione terziaria in grado di promuovere i processi di innovazione e fornire risorse preparate sul fronte della tecnologia e del digitale”. La riforma quindi “è un primo passo, ovviamente, ma compiuto nella direzione giusta”.
Il provvedimento approvato nel luglio 2022 dal Parlamento “fissa dei punti nevralgici dell’offerta formativa degli ITS Academy”, rileva l’assessore regionale. Una materia “complessa e in costante evoluzione”, considerato che “sono previsti numerosi decreti attuativi che ne andranno a definire ulteriormente le caratteristiche e le specificità operative, e che consentiranno di direzionare al meglio le scelte messe in campo per dare sempre maggiore forza al consolidamento degli ITS nel sistema ordinamentale dell’istruzione terziaria professionalizzante, rafforzandone la presenza attiva nel tessuto imprenditoriale dei singoli territori”.
L’attuazione della riforma sugli ITS Academy richiede un confronto tra il ministero dell’Istruzione e del merito e i vari attori in campo. “L’interlocuzione con il ministero non può che essere costante e continuativa considerato che, oltre ai tavoli tecnici cui le Regioni partecipano, la riforma prevede una serie di provvedimenti attuativi alla cui predisposizione le Regioni, con i diversi gruppi tecnici, stanno collaborando. I decreti verranno poi condivisi sia nella X Commissione che nella Conferenza dei presidenti”, spiega Schiboni.
“L’interlocuzione è continua ma, certamente, considerata la complessità della materia va ulteriormente rafforzata”, rileva l’assessore regionale.
Il ruolo delle Regioni
“Lo sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria ha piani di investimento di cui è prevista l’adozione delle norme entro il 2023”, spiega Schiboni. Le Regioni, “nell’ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiscono i requisiti e gli standard minimi, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi e definendo le procedure per il riconoscimento e l’accreditamento”.
Le Regioni “hanno un ruolo fondamentale nella crescita del sistema degli ITS Academy. In particolare devono programmare l’attività formativa che fa capo agli ITS tenendo conto delle effettive e reali esigenze delle imprese”, afferma l’assessore regionale. Inoltre devono “monitorare e controllare che i percorsi erogati dagli ITS siano corrispondenti con gli indicatori di monitoraggio stabiliti a priori in cui l’elemento fondamentale è l’occupabilità dei ragazzi”.