Al Senato

Riforma ITS: per andare avanti serve il parere sugli emendamenti

“La prosecuzione dei lavori è sospesa da settimane, in attesa che il Governo fornisca gli elementi istruttori ripetutamente richiesti", ha affermato il relatore Riccardo Nencini

Nella commissione Cultura al Senato è ripartito l’iter della riforma sulla governance degli Istituti Tecnici Superiori. Martedì 3 maggio, il relatore del testo Riccardo Nencini, senatore del Partito socialista italiano e presidente della stessa commissione, ha presentato quattro emendamenti. Le proposte recepiscono le modifiche chieste dalla commissione Bilancio nel parere sulla riforma, approvato lo scorso 26 aprile.

In particolare, il parere della 5a di Palazzo Madama chiede di rivedere la norma sul credito d’imposta per le donazioni alle Fondazioni ITS (articolo 4 del testo) e le modalità di coinvolgimento dei docenti delle istituzioni scolastiche nei percorsi formativi. Si chiede poi di prevedere l’assenza di compensi e rimborsi spesa per le attività del Comitato nazionale ITS Academy (articolo 10) e di rivedere la dotazione del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore. Il finanziamento stabile a favore degli ITS nel 2022 passa da 68 milioni di euro a 48,35 milioni.

La commissione Cultura torna ad occuparsi della riforma ITS

Gli emendamenti presentati da Nencini, quindi, adempiono alle condizioni formulate ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione dalla commissione Bilancio nel parere. Con la presentazione di queste proposte – avvenuta in concomitanza con la riformulazione di tre emendamenti, due del Movimento 5 stelle e uno di Fratelli d’Italia – la commissione Cultura è tornata ad occuparsi della riforma sugli ITS. Non accadeva da quasi due mesi. L’ultima volta in cui il provvedimento era stato al centro dei lavori della 7a di Palazzo Madama risale allo scorso 9 marzo, quando Nencini presentò un emendamento contenente una serie di ritocchi sul credito d’imposta per le donazioni alle fondazioni ITS. 

Durante la seduta del 3 maggio, il relatore della riforma ha ricordato come il provvedimento sia considerato prioritario dal Governo, richiamando le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha sottolineato l’importanza di potenziare il settore, sin dal suo discorso alle Camere, in occasione della costituzione del Governo da lui presieduto. Dalla metà di gennaio è stato individuato il testo per l’iniziativa in titolo e subito dopo è stato definito il quadro complessivo delle proposte emendative. Nencini, però, ha rilevato che “la prosecuzione dei lavori è sospesa da settimane, in attesa che il Governo fornisca gli elementi istruttori, ripetutamente richiesti, necessari per l’espressione dei pareri della commissione Bilancio sugli emendamenti”. Senza i pareri non si può procedere alla votazione degli oltre 70 emendamenti e concludere l’esame del testo in commissione Cultura. Il passo successivo è l’approvazione nell’aula di Palazzo Madama. Va tenuto presente che il testo dovrà poi tornare alla Camera dei deputati per diventare definitivamente legge.

Preoccupazioni sull’iter della riforma

Nencini ha segnalato di avere sollecitato più volte il Governo, manifestando preoccupazione sui tempi per la conclusione della discussione. Una preoccupazione condivisa anche con la presidente della omologa commissione della Camera dei deputati – cioè la deputata del Movimento 5 stelle Vittoria Casa ndr -, con la quale il dialogo e il confronto sono stati ininterrotti. Il relatore ha quindi chiesto alla sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, presente in commissione in qualità di rappresentante del Governo, di riportare al ministro Patrizio Bianchi le preoccupazioni sull’iter della riforma. 

Floridia ha spiegato di condividere le preoccupazioni di Nencini, assicurando di avere più volte segnalato l’esigenza di accelerare la discussione del disegno di legge. La sottosegretaria ha poi informato i senatori che, proprio nella giornata del 3 maggio, è stata condivisa con il relatore la valutazione degli emendamenti. Nencini però ha specificato che il quadro di tali valutazioni non è ancora completo, auspicando che la discussione sulla riforma possa concludersi al più presto.

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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