Un provvedimento che definisce le caratteristiche cui dovranno attenersi gli statuti delle Fondazioni ITS Academy.
Lo scorso 10 luglio il ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) ha pubblicato sul proprio sito il testo di uno dei decreti attuativi della riforma approvata dal Parlamento nel 2022. Vediamo quali sono le principali novità del provvedimento firmato a maggio dal ministro Giuseppe Valditara.
Costituzione degli ITS Academy
Il decreto, datato 17 maggio 2023 è composto da cinque articoli, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 18 luglio. Il testo innanzitutto stabilisce che la “conformità dello statuto di ciascuna Fondazione allo schema costituisce standard minimo di organizzazione per assicurare il funzionamento degli ITS Academy” in tutto il territorio nazionale, secondo criteri generali che rispondono alle norme vigenti e agli obiettivi della riforma.
L’articolo 2 del decreto riguarda la costituzione degli Istituti Tecnologici Superiori. Le Regioni, “nell’esercizio della propria competenza esclusiva in materia di programmazione dell’offerta formativa”, dovranno prevedere, “nell’ambito di piani territoriali triennali di intervento”, la costituzione degli ITS Academy “con riferimento alle aree tecnologiche stabilite a livello nazionale e ai rispettivi ambiti di articolazione”.
La norma specifica che “l’identificazione dei soci della Fondazione è propedeutica e funzionale alla presentazione di una proposta progettuale triennale relativa a uno o più percorsi formativi di Istruzione Tecnologica Superiore”.
Il decreto si sofferma poi sullo standard minimo organizzativo richiesto a ogni ITS Academy. In particolare tra i soggetti fondatori, come previsto dalla riforma, ci devono essere almeno: “un istituto di scuola secondaria di secondo grado, statale o paritaria, ubicato nella provincia presso la quale ha sede la Fondazione, la cui offerta formativa sia coerente con l’area tecnologica di riferimento dell’ITS Academy”; “una struttura formativa accreditata dalla regione, situata anche in una provincia diversa da quella ove ha sede la fondazione”; “una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese del settore produttivo che utilizzano in modo prevalente le tecnologie che caratterizzano l’ITS Academy in relazione alle aree tecnologiche” e “un’università, o un’istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, o un dipartimento universitario o un altro organismo appartenente al sistema universitario della ricerca scientifica e tecnologica ovvero un ente di ricerca, pubblico o privato, o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ente pubblico di ricerca”.
Ciascuna Fondazione dovrà stabilire nel proprio statuto i requisiti di partecipazione, nonché possedere una serie di “organi minimi necessari”: ne sono un esempio il presidente, l’assemblea dei partecipanti o il comitato tecnico-scientifico. Inoltre ogni ITS Academy sarà dotato di un patrimonio, “uniforme per tutto il territorio nazionale, non inferiore a 100mila euro”, specifica il decreto. In alcune circostanze specifiche – previste dal provvedimento – il patrimonio potrà essere “elevato”.
Lo schema di statuto
Ma la parte più rilevante del decreto attuativo è un allegato che contiene lo schema di statuto, il “modello” che dovranno seguire gli Istituti Tecnologici Superiori. Lo schema è composto da 20 articoli e definisce funzioni e caratteristiche delle Fondazioni ITS Academy.
Per esempio l’articolo 2 contenuto nell’allegato ricorda i compiti e gli obiettivi degli Istituti, come “la formazione professionalizzante di tecnici superiori per soddisfare i fabbisogni formativi in relazione alla transizione digitale”.