La riforma sugli ITS si avvicina sempre di più al traguardo: diventare una legge pienamente operativa e funzionale per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Infatti, giovedì 19 maggio la commissione Cultura al Senato ha approvato – in una seduta durata meno di mezz’ora – gli ultimi articoli del testo sulla governance degli Istituti Tecnici Superiori nella versione messa a punto a febbraio dal relatore Riccardo Nencini, senatore del Partito socialista italiano e presidente della 7a di Palazzo Madama. I primi articoli della riforma – e relativi emendamenti – erano stati votati nella seduta di martedì 17 maggio.
Il testo adesso potrà approdare nell’aula del Senato per poter tornare alla Camera dei deputati in terza lettura. Nencini ha ricevuto dalla commissione il mandato favorevole all’assemblea con le modifiche apportate. A Montecitorio il provvedimento era stato licenziato lo scorso luglio nella sua prima versione, nata da una serie di proposte di legge presentate da diversi deputati, dall’attuale ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini.
L’esame della riforma nella commissione Cultura si è rivelato molto rapido, anche se l’iter è stato bloccato a lungo per l’assenza dei pareri della commissione Bilancio e la sovrapposizione con altri provvedimenti più urgenti (è il caso dei decreti legge che vanno convertiti entro 60 giorni). Le modifiche apportate al testo di Nencini – nate da un confronto costante con i partiti di maggioranza e l’omologa commissione della Camera – alla fine sono state poche.
Poche modifiche
Come vi avevamo anticipato su TuttoITS, alcuni degli emendamenti approvati riguardano l’introduzione di nuovi “soggetti fondatori” delle fondazioni, come per esempio l’Istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica o l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Ircss). Altre novità arrivano sul mancato riferimento al direttore didattico per i consigli di amministrazione delle fondazioni e sulle strutture formative accreditate dalla regione. Previsti poi ritocchi al credito d’imposta rivolto alle imprese e modifiche al sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi di sesto livello Eqf. Modifiche alla riforma arrivano anche con una serie di emendamenti messi a punto da Nencini, necessari per recepire il parere della commissione Bilancio al Senato.
Tra i pochissimi emendamenti approvati nell’ultima seduta della commissione se ne trova uno (a firma Partito democratico) con il quale si stabilisce che le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Istruzione – il finanziamento stabile a favore degli ITS – vengano assegnate, in misura non inferiore al 30% del loro ammontare, a titolo di quota premiale. L’assegnazione deve tenere conto, inoltre, della percentuale dei diplomati e del tasso di occupazione. Quest’ultimo deve essere coerente con il percorso formativo svolto al termine dell’anno solare successivo al conseguimento del diploma e con l’attivazione di percorsi di apprendimento duale.