Al Senato

Riforma ITS, ecco il parere della commissione Bilancio

Passi in avanti per l'iter della riforma sugli Istituti Tecnici Superiori: revisione di credito d'imposta e dotazione finanziamento stabile

Passi in avanti sulla riforma che vuole cambiare la governance degli Istituti Tecnici Superiori. Martedì 26 aprile la commissione Bilancio al Senato ha approvato il parere non ostativo – con una serie di condizioni – al testo base adottato dalla commissione Cultura lo scorso 8 febbraio. Ora la 5a di Palazzo Madama dovrà esprimersi sugli oltre 70 emendamenti presentati al provvedimento. 

Una volta che sarà terminato l’esame delle proposte di modifica, la riforma, ormai ferma da settimane nella commissione Cultura, potrà riprendere il suo corso. Il relatore del provvedimento è Riccardo Nencini, senatore del Partito socialista italiano e presidente della commissione.

Il credito d’imposta

Il parere approvato dalla commissione Bilancio indica una serie di modifiche da apportare alla riforma sugli Istituti Tecnici Superiori. Innanzitutto si chiede di rivedere l’articolo 4 del testo: quello che si occupa del credito d’imposta per le donazioni alle fondazioni ITS.

Il credito andrà riconosciuto “a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali o attraverso altri sistemi di pagamento, come carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari”. Inoltre l’agevolazione sarà utilizzabile nella “dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale è effettuata l’elargizione, ovvero la compensazione”. Il credito d’imposta non sarà rilevabile “ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive e non sarà cumulabile con altra agevolazione fiscale prevista a fronte delle medesime erogazioni”, si legge nel parere. 

Vengono poi ipotizzati i maggiori oneri derivanti dall’attuazione della misura: a decorrere dal 2022, si stima una spesa di 2,2 milioni di euro per il credito d’imposta.

Il parere chiede che il coinvolgimento dei docenti delle istituzioni scolastiche, nei percorsi formativi ITS, avvenga a “condizione che sia compatibile con l’orario di insegnamento e di servizio, nonché con l’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e che non comporti nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”. 

Sull’articolo 10 della riforma, dedicato al Comitato nazionale ITS Academy, andranno apportate due modifiche. Innanzitutto le “amministrazioni pubbliche interessate dovranno provvedere nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente”. Mentre per la partecipazione alle attività del Comitato non andranno previsti né compensi né rimborsi spesa.

Infine, il parere della commissione Bilancio chiede di rivedere la dotazione del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, cioè il finanziamento stabile in favore degli ITS: una delle principali novità contenute nella riforma. La dotazione del Fondo sarà pari a 48,35 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022: una differenza rispetto al testo base adottato dalla commissione Cultura, che prevede da quest’anno 68 milioni e 48 milioni annui a decorrere dal 2023. 

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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