La cosiddetta riforma degli Istituti tecnici e professionali contiene una serie di novità che riguardano anche gli ITS. Infatti il decreto legge Aiuti ter, approvato lo scorso 16 settembre dal Consiglio dei ministri e ora all’esame della Camera dei deputati per la conversione, introduce meccanismi che puntano a favorire la continuità tra le scuole di secondo grado e gli Istituti Tecnici Superiori. In particolare, il provvedimento prevede il riconoscimento dei crediti formativi universitari ai tirocini svolti dagli studenti durante il quinto anno di studi e una “funzione orientativa finalizzata all’accesso“ anche dei percorsi ITS, “in relazione alle esigenze del territorio di riferimento”.
Ma la novità più importante contenuta nel decreto legge riguarda la possibilità di realizzare “Patti educativi 4.0“. Si tratta di accordi che potranno essere stipulati tra istituti tecnici e professionali, imprese, enti di formazione accreditati dalle Regioni, ITS, università e centri di ricerca. L’obiettivo? Condividere risorse professionali, logistiche e strumentali.
Le linee guida dei “Patti educativi 4.0”
Le linee guida per la definizione delle modalità di conclusione e dei contenuti dei “Patti“, che riguarderanno anche gli ambiti provinciali, saranno definite con un decreto del ministro dell’Istruzione (Mi), in accordo con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali e del ministro dell’Università e della ricerca, sentita la Conferenza Unificata. Servirà quindi un decreto attuativo per rendere pienamente operativa la misura.
Infine il decreto legge Aiuti ter istituisce al Mi L’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale, che sarà composto da 15 esperti del segmento formativo, con incarico annuale, i quali avranno funzioni consultive e di proposta per il miglioramento del settore. I componenti saranno nominati con un decreto dello stesso ministero. L’Osservatorio dovrà operare in raccordo con una serie di organismi, tra cui il “Comitato nazionale ITS Academy“, istituito dalla riforma approvata definitivamente dal Parlamento lo scorso 12 luglio.
Il provvedimento “completa il disegno avviato con la riforma degli Istituti Tecnici Superiori e rende strutturale la connessione tra istruzione secondaria e terziaria“. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha commentato l’approvazione del decreto.
“Vogliamo costruire – ha spiegato Bianchi – una filiera verticale e allo stesso tempo un patto educativo grazie al quale imprese, università, tessuto produttivo, territori e ITS Academy mettano a disposizione risorse e competenze per consolidare l’identità di questo segmento formativo e concorrere alla migliore istruzione dei nostri giovani, in linea con le prospettive di sviluppo del Paese“.