Aree territoriali

Quando arriveremo a ITS interregionali?

Gli ITS sono fortemente legati al territorio, spesso con il vincolo della residenza. La Riforma degli ITS apre nuove possibilità di collaborazione interregionale

Immagine aerea di un territorio di confine

Gli Istituti Tecnologici Superiori sono realtà particolarmente legate al territorio. Spesso il tipo di formazione offerta si appoggia alle imprese presenti nella regione. Una condizione importante tanto per l’ITS – che ottiene supporto per gli stage – quanto per le aziende – che hanno la possibilità di assumere lavoratori formati -.

Il legame con il territorio però si declina anche nella necessità di avere la residenza nella provincia o nella regione in cui è localizzato l’ITS per poter accedere all’istituto stesso. Non è una condizione riscontrabile in tutti gli ITS, in quanto il vincolo dipende dalla provenienza dei fondi che sostengono i corsi di formazione e le regole imposte dagli stessi.

Il vincolo della residenza per l’iscrizione a un ITS, quando presente, è una limitazione importante. Alcuni ragazzi vivono al confine tra regioni diverse e spesso l’istituto più vicino è quello nella regione adiacente. Fare tanti chilometri per raggiungere l’ITS di interesse può essere un deterrente che può portare alla rinuncia.

I nuovi assetti interregionali

Con la Riforma degli ITS, i fondi per sostenere la formazione sono stanziati direttamente dal Ministero dell’Istruzione. Con i fondi nazionali si ampliano anche le possibilità di scambio tra ITS, che possono così condividere buone pratiche. Verranno, inoltre, costituite “reti di coordinamento di settore e territoriali“, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.

Qualcosa si sta già muovendo in questa direzione. Il 5 ottobre scorso è stato siglato un primo accordo tra ministero dell’Istruzione, Regione Emilia-Romagna, Regione Lombardia, Regione Liguria, Regione Puglia, Regione Umbria, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), Confindustria, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, Associazione Nazionale degli ITS, Fondazione Leonardo-Civiltà delle macchine.

L’accordo, della durata di un anno, è volto alla creazione di una Rete di coordinamento degli ITS Academy per la transizione digitale. Consentirà di avvalersi di competenze qualificate e di modelli formativi e didattici che verranno condivisi tra gli ITS che hanno aderito. Inoltre, porterà alla costituzione di un comitato di coordinamento scientifico e tecnico.

Certo non è ancora stata esplicitata la possibilità per gli studenti di scegliere un ITS collocato in una zona diversa rispetto alla regione di residenza. Ma l’apertura verso una collaborazione interregionale e per aree omogenee lascia ben sperare.

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Giulia Annovi
Collaboratrice
Giornalista freelance, con la passione per il datajournalism. Mi occupo di scienza, innovazione, tecnologie digitali e educazione.
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