Open day

Puglia, l’open day ITS diventa un tour nel metaverso

Bari, Foggia, Lecce: Fondazione Its Apulia Digital apre tre sedi al pubblico per presentare l'offerta dei corsi professionalizzanti 2022-2024. Ma l'esperienza è disponibile in doppia modalità, grazie all'app dedicata Metaverse Its Tour

Una delle sfide più stimolanti per i futuri sviluppatori, 3d artist, digital video designer, sarà proprio quella di mettere a disposizione un solido know how per costruire i tanti metaversi in cui vivremo le nostre esperienze di gioco, conoscenza, consumo, nei prossimi anni.

La costruzione effettiva di network interoperabili di mondi virtuali è ancora lontana, ma l’interesse costante delle aziende per la strutturazione di experience su piattaforme che permettano agli utenti di vivere altrove i momenti della quotidianità è già realtà. Non c’è dubbio che molti professionisti, che contribuiranno a progettare questi mondi alternativi, verranno dal mondo degli ITS. Prima però bisogna formarsi.

E così, decidendo di valorizzare la leva del digitale in prima battuta, la Fondazione ITS Apulia Digital Maker ha deciso di presentare l’offerta dei corsi gratuiti professionalizzanti 2022-2024 nel settore delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione con una doppia modalità. Gli spazi didattici di Bari, Foggia, Lecce saranno aperti al pubblico giovedì 6 ottobre (dalle 9 alle 13), ma le sedi saranno visitabili anche in modalità virtuale grazie all’app Metaverse Its Tour (disponibile negli stores iOS e Android, sviluppata da Mediafarm).

La Fondazione pugliese ha deciso di scommettere sulla “metaexperience” per proporre l’esplorazione degli spazi funzionali delle tre sedi principali presenti nella regione e per divulgare ulteriori informazioni e dettagli (dai contesti in cui sono ubicate le strutture alla presenza di altre realtà professionali che permettono ai corsisti di interfacciarsi e respirare per osmosi altri stimoli). Ad accompagnare gli utenti nel tour virtuale i coach e i rappresentanti di alcune aziende partner con cui è possibile interagire virtualmente e ottenere info. Un’esperienza facile e intuitiva, fruibile con telefonini e tablet, ma anche con i visori oculus (disponibili nelle sedi, per chi vorrà provare l’esperienza in Vr) o scaricando l’app su MetaQuest.

Un’ulteriore chance di interazione è affidata alla lavagna che permette all’utente di lasciare un segno cross-dimensionale.

La modalità doppia di open day consentirà di conoscere meglio l’offerta di corsi professionalizzanti della Fondazione, in avvio a fine ottobre (Developer 4.0; Cyber security xxpert; Digital video designer e 3D Artist): hanno tutti una durata pari a 1.800 ore (di pratica e di laboratorio in aula), sull’arco di quindici mesi (si segue in presenza). Spazio poi a 720 ore di attività sul campo, nelle aziende partner dei percorsi. Per chi ambisce a una carriera nel settore ICT, è tempo di chiarirsi le idee, senza sottovalutare la possibilità di formarsi con un percorso post diploma di formazione tecnica, nell’area tecnologica che si focalizza sulle metodologie e tecnologie per lo sviluppo di sistemi software, sulle architetture e infrastrutture per i sistemi di comunicazione, sull’organizzazione e fruizione dell’informazione e della conoscenza.

Per i giovani pugliesi che guardano al futuro, e vogliono lavorare nel settore delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione, l’attenzione deve essere alta, anche solo alle dinamiche regionali: nel 2021, secondo dati divulgati recentemente, il mercato digitale pugliese ha raggiunto un valore pari a 3,18 miliardi di euro. E se a crescere, nel corso del 2021, sono stati quasi tutti i settori del mercato, con la prevalenza del segmento “contenuti e pubblicità digitali” (+ 13,7%) nel prossimo futuro, almeno fino al 2025, saranno sempre più rilevanti i servizi di cloud computing che continueranno a trainare la trasformazione digitale delle imprese, anche quelle piccole e medie. Se più attori si affideranno a infrastrutture, piattaforme e servizi non presenti fisicamente in azienda, ma in cloud, crescerà anche il bisogno di protezione da attacchi e intrusioni (fenomeni di per sé in crescita, anno dopo anno).

La richiesta di personale ICT non manca e tra le figure più richieste spiccano, per esempio, il developer, il digital consultant, il digital media specialist. E non a caso si registrava, sul fronte della crescita del numero dei diplomati degli Istituti Tecnici Superiori (come si chiamavano prima della riforma) in ambito Information and Communication Technology, “una dinamica di sviluppo molto sostenuta rispetto a quella nazionale (+35%), frutto della sinergia tra pubblico e privato”.

L’attenzione all’evoluzione della filiera ICT regionale è importante, così come all’offerta formativa che nasce proprio dall’interlocuzione di più attori, come Fondazione ITS Apulia Digital Maker, il distretto, le aziende. Meglio restare al passo con le novità quindi, anche con un giro nel metaverso.

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Maria Rosaria Iovinella
Giornalista professionista| Milan-based since 2008
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