Come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) ha pubblicato le “istruzioni operative”sulle risorse messe a disposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il potenziamento dei laboratori e indirizzate alle Fondazioni ITS. Si tratta di una sorta di vademecum di 14 pagine rivolto agli Istituti Tecnologici Superiori, coinvolti dal riparto dei 450 milioni di euro, stabilito con il decreto che era stato firmato a novembre dal ministro Giuseppe Valditara.
Il Mim inoltre ha pubblicato anche una Guida alla presentazione dei progetti sulla piattaforma, cioè Futura Pnrr-Gestione progetti, che si occupa appunto della gestione dei progetti di scuole e ITS Academy, finanziati dal Pnrr di titolarità del ministero.
Ma vediamo quali sono i principali contenuti delle istruzioni operative per accedere alle risorse relative al potenziamento dei laboratori.
Il progetto
Le risorse messe a disposizione dal Pnrr riconoscono “l’importanza delle dotazioni strumentali e laboratoriali per l’efficace attuazione delle metodologie didattiche che caratterizzano l’offerta di alta formazione terziaria degli ITS”, si legge nel vademecum. Il documento rileva come la piattaforma Futura Pnrr-Gestione progetti consente agli ITS Academy di “progettare, gestire e monitorare i progetti finanziati dal Piano, seguendoli dalla fase di creazione fino a quella di rendicontazione finale”.
In particolare, viene spiegato che per i progetti relativi alle risorse sul potenziamento dei laboratori le Fondazioni ITS potranno compilare uno specifico format presente sulla piattaforma, alla sezione progettazione. L’accesso potrà avvenire attraverso l’area riservata disponibile sul portale https://pnrr.istruzione.it/ o dall’area riservata del ministero dell’istruzione e del merito.
I rappresentanti legali di ciascun Istituto Tecnologico Superiore – tra quelli inclusi nell’elenco della ripartizione – “sono abilitati in automatico all’accesso, tramite l’utilizzo di Spid/Cie“. Le istruzioni operative specificano che nella fase di “gestione sarà possibile abilitare anche altre figure amministrative della Fondazione, coinvolte nell’attuazione del progetto”.
Il testo evidenzia come il progetto relativo al potenziamento dei laboratori è lo strumento che “consente di poter definire una sintetica ricognizione e mappatura della situazione iniziale dei laboratori esistenti”, nonchè “la strategia che sarà adottata da ciascuna Fondazione ITS per il potenziamento dei laboratori anche in coerenza con la riforma degli ITS Academy”.
Come va compilato il format
Ciascun progetto presentato dalle Fondazioni ITS per ottenere le risorse dovrà essere compilato sulla base dello specifico format della piattaforma, composto da sei sezioni. Innanzitutto ci sono i “dati generali“, come per esempio il titolo del progetto e la sua descrizione sintetica. C’è poi la sezione dedicata all’”intervento” (che conterrà un riferimento alla “mappatura della situazione iniziale dei laboratori esistenti“), e quella degli indicatori e dei target (oggetto di “monitoraggio” e “rendicontazione“). Una parte del format riguarda poi il piano finanziario, costituito dalle diverse voci di spesa, come le “spese per attrezzature e arredi tecnici innovativi per i laboratori 4.0”. Esse riguardano “l’acquisto di tutti i beni, le attrezzature e i dispositivi per l’allestimento dei laboratori destinati esclusivamente alla formazione degli studenti” e devono essere “strettamente funzionali all’utilizzo delle attrezzature e allo svolgimento delle attività formative di laboratorio”.
Il documento specifica che “non sono ammissibili i costi di arredi per allestimento di sale convegni, sale riunioni, uffici”. Le ultime due sezioni sono il “riepilogo del progetto” e “l’inoltro”, cioè quella parte che “consente di selezionare con un segno di spunta le dichiarazioni obbligatorie richieste per l’accesso al finanziamento”.
La “piattaforma per la progettazione”, operativa dalle ore 15 dello scorso 31 marzo, rimarrà aperta fino alle ore 15 del 31 maggio. Le Fondazioni ITS “possono inoltrare il progetto e il contratto di finanziamento in qualsiasi momento per la successiva validazione e sottoscrizione del contratto da parte dell’Unità di missione per il Pnrr”, si legge nelle “istruzioni operative”.
Modalità di erogazione
In merito alla gestione finanziaria il vademecum ricorda che “tutte le entrate e le spese relative al finanziamento concesso devono essere registrate nel bilancio e in tutte le scritture contabili della Fondazione ITS”, nonché “specificamente deliberate e verbalizzate dai competenti organi, secondo le previsioni statutarie”.
Il testo stabilisce anche le modalità di erogazione delle risorse. Innanzitutto il finanziamento viene concesso con un “acconto, pari al 10% dell’importo totale”, a seguito di richiesta “dopo la sottoscrizione del contratto di finanziamento, e dietro presentazione di apposita polizza fideiussoria di importo pari all’acconto, sulla base del modello che sarà fornito dall’Unità di missione per il Pnrr”.
Previste poi “una o più quote intermedie, fino al raggiungimento dell’ 80% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base delle richieste di erogazione presentate dal soggetto attuatore per stato di avanzamento delle attività, complete della documentazione amministrativa” caricata sulla piattaforma.
Infine una quota a saldo “pari al 10% dell’importo della spesa dell’intervento, sulla base della presentazione della richiesta di erogazione finale attestante la conclusione dell’intervento, la rendicontazione delle spese, la validazione dell’organo di controllo preposto alla revisione dei conti della Fondazione ITS”, nonché la “rendicontazione relativa al raggiungimento dei relativi target”.