Lo scorso 20 dicembre è stata diffusa la circolare – inviata il 19 dicembre alle scuole – sull’uso dei cellulari in classe. Il testo, firmato dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, in sostanza fa riferimento a una circolare del 2007 di un suo predecessore, Giuseppe Fioroni, che a sua volta richiamava lo Statuto degli studenti e delle studentesse del 1998 secondo cui “l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando, pertanto, un’infrazione disciplinare sanzionabile”.
La circolare adottata nelle scorse settimane si rivolge a tutte le “istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione” e dovrebbe coinvolgere quindi anche gli ITS Academy. Come dicevamo, però, si tratta di un testo che conferma “l’esistente”: un richiamo al rispetto delle regole.
Il testo conferma quindi il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni in classe. L’utilizzo di dispositivi digitali è consentito “solo con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative“.
“Con la circolare, non introduciamo sanzioni disciplinari, ci richiamiamo al senso di responsabilità. Invitiamo peraltro le scuole a garantire il rispetto delle norme in vigore e a promuovere, se necessario, più stringenti integrazioni dei regolamenti e dei Patti di corresponsabilità educativa, per impedire nei fatti l’utilizzo improprio di questi dispositivi“, ha dichiarato in una nota Valditara.
Quando il testo della circolare è stato diffuso il ministero dell’Istruzione e del merito ha deciso di allegare ad esso la relazione finale dell’indagine conoscitiva realizzata nella scorsa legislatura dalla commissione Cultura del Senato “sull’impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento“. La relazione chiede di “vietare l’accesso degli smartphone nelle classi“, “educare gli studenti ai rischi connessi all’abuso di dispositivi digitali e alla navigazione sul web” e “incoraggiare, nelle scuole, la lettura su carta, la scrittura a mano e l’esercizio della memoria“.