Al Senato

Perché la riforma sugli ITS inizia a tardare

L'attenzione parlamentare è rivolta al conflitto in Ucraina. Ma c'entra soprattutto la commissione Bilancio e il parere sul testo della riforma, che ancora manca

Il testo della riforma sul mondo degli ITS è pronto. L’accordo politico c’è. Eppure rimane una serie di ostacoli e rallentamenti per l’approvazione del provvedimento, che si trova ancora nella commissione Cultura del Senato. I voti sugli emendamenti (sono più di 70) devono ancora iniziare. E non è stato nemmeno programmato l’approdo nell’aula di Palazzo Madama. 

L’iter della riforma è stato rallentato dall’attività parlamentare concentrata sul conflitto in Ucraina, tra comunicazioni del Governo e decreti legge da convertire in tempi ristretti. Inoltre martedì prossimo 22 marzo, alle 11:00, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky parlerà in videoconferenza con deputati e senatori collegandosi con l’aula di Montecitorio. Dunque l’attività ordinaria slitterà ancora.

Ma l’ostacolo più grande è rappresentato dalla commissione Bilancio. Dalla 5a commissione di Palazzo Madama è atteso infatti il parere contenente le osservazioni sulla riforma degli Istituti Tecnici Superiori. Finché non arriverà, non si potrà procedere con la votazione sugli emendamenti e concludere l’iter del testo messo a punto dal relatore Riccardo Nencini, senatore del Partito socialista italiano e presidente della commissione Cultura.

La commissione Bilancio nelle ultime settimane è stata impegnata con il decreto Sostegni ter, approvato nel pomeriggio di giovedì 17 marzo dall’aula del Senato. Sul provvedimento si sono svolte numerose audizioni e diversi confronti tra i gruppi parlamentari di maggioranza. C’è stata poi una maratona notturna (lunedì) per concludere la votazione sugli emendamenti. L’attenzione rivolta al decreto Sostegni ter ha messo in secondo piano le altre attività della commissione, come quella dei pareri da fornire sui vari provvedimenti. Uno su tutti: la riforma sul mondo degli ITS.

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy.
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