I diplomi rilasciati dai nuovi ITS Academy istituiti secondo quanto previsto dalla riforma del 2022 sono riscattabili ai fini pensionistici. Lo ha chiarito una circolare dell’Inps pubblicata lo scorso 25 novembre.
L’Istituto nazionale della previdenza sociale ha spiegato che il riscatto riguarda i corsi strutturati su quattro o sei semestri, rispettivamente riconducibili al quinto e sesto livello del Quadro europeo delle qualifiche (Eqf). Ogni percorso formativo deve comunque rispettare gli “standard minimi definiti dalla legge”.
I diplomi degli Istituti Tecnologici Superiori dovranno essere rilasciati in conformità con la normativa prevista riforma e il “relativo accreditamento delle fondazioni ITS”. Tra i requisiti per il riconoscimento vi è l’obbligo che i titoli richiesti per il riscatto “siano stati conferiti da ITS Academy accreditati, sia in fase temporanea che definitiva, secondo le disposizioni in vigore”.
Il procedimento “richiede l’effettuazione di valutazioni tecniche – rispetto ai corsi, ai requisiti per accedervi, alle condizioni e alla sussistenza dell’accreditamento, alla natura e agli ambiti tecnici dei titoli – non rientranti nella competenza dell’Inps, ma comunque relative a profili costituenti presupposti, talora impliciti, di legittimità della concessione del riscatto”, si legge nella circolare.
Gli Istituti dovranno “specificare la durata normativamente prevista, la durata effettiva con i riferimenti temporali di inizio e conclusione del percorso di studio, i periodi in corso e quelli fuori corso, di ripetente o altrimenti denominati (ciò in quanto, come di consueto, non sono ammessi a riscatto i periodi che non rientrino nel corso legale di studio)”.
Studenti e studentesse riceveranno dagli ITS Academy “un’attestazione” con la quale si certifica che ricorrono i presupposti e le condizioni per essere ammessi al riscatto. La documentazione andrà rilasciata sulla base di un “facsimile” allegato alla circolare diffusa dall’Istituto.
L’Inps ricorda come gli Istituti Tecnologici Superiori “hanno il compito prioritario di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico–professionali allo scopo di contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra la domanda e l’offerta di lavoro”.