Lo scorso 3 maggio, Papa Francesco ha incontrato in udienza straordinaria gli allievi e gli insegnanti di Confap (Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale) e Forma (Associazione Italiana degli Enti di Formazione Professionale), due realtà di riferimento per la formazione professionale in Italia.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha definito la formazione professionale come un “antidoto alla dispersione scolastica e una risposta alla domanda di lavoro in diversi settori dell’economia“. Un’arma indispensabile per contrastare l’aumento del fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero dei ragazzi under 34 che non studiano né lavorano: in Italia sono oltre un milione.
L’impegno del Papa per i giovani e per il lavoro
Papa Francesco ha più volte espresso la sua attenzione per le tematiche giovanili e per il mondo del lavoro. In questa udienza, ha ribadito la necessità di formare giovani non solo grazie alle competenze tecniche, ma anche ai valori di solidarietà, giustizia sociale e rispetto per la dignità umana.
Il ruolo dei Salesiani nella formazione professionale
Già nel 1842, don Giovanni Bosco seguiva i giovani apprendisti nelle botteghe di Torino, dando vita a un’esperienza che continua ancora oggi. La Federazione Cnos Fap, l’ente salesiano per la formazione professionale in Italia, gestisce una rete di 63 centri che ogni anno forma migliaia di giovani.
Attualmente, i Salesiani gestiscono anche una rete di ITS in diverse regioni d’Italia, offrendo una varietà di corsi in settori strategici per l’economia nazionale, come l’agroalimentare, la meccatronica, l’energia, l’informatica e la logistica. La loro presenza si concentra in particolare nelle aree del Nord Italia, dove la Congregazione vanta una solida esperienza nel campo dell’educazione professionale, come testimoniano, ad esempio, la Scuola Speciale di Tecnologia presso l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona e la Fondazione ITS Lombardia Meccatronica presso i Salesiani di Sesto San Giovanni.
Il lavoro e il futuro dei giovani, secondo il Papa
L’incontro tra Papa Francesco e il mondo della formazione professionale è un segno di speranza per il futuro dei giovani e dell’Italia: investire nella formazione significa dare ai giovani gli strumenti necessari per inserirsi nel mondo del lavoro e per contribuire allo sviluppo del Paese.
Nel corso dell’udienza, il Pontefice ha sottolineato l’importanza di promuovere una legislazione in grado di favorire il riconoscimento sociale delle giovani generazioni, invitando a un impegno concreto per garantire opportunità di crescita e, così, realizzazione.
Papa Francesco ha così identificato la formazione come un’imperativa necessità per generare futuro e, insieme, come uno strumento necessario a contrastare le sfide della tecnofobia e della tecnocrazia.
Papa Francesco ha anche evidenziato il degrado del senso del lavoro, spesso ridotto a una mera ricerca di profitto anziché a un contributo al bene comune e alla realizzazione personale. In questo contesto, il Papa ha esortato i presenti a mantenere viva l’attenzione verso i giovani, la formazione e la professione, incoraggiandoli a continuare nel loro prezioso lavoro di accompagnamento e sostegno alle nuove generazioni.