Qui su TuttoITS abbiamo dato in esclusiva la notizia della costituzione della Rete ITS Academy Veneto, network di coordinamento degli Istituti Tecnici Superiori regionali. Ma quali sono le finalità che la Rete si è posta al momento della sua nascita formale? Lo abbiamo chiesto al coordinatore dei direttori degli ITS veneti Giorgio Spanevello: ecco quali obiettivi ha identificato come fondamentali.
Sistemi comuni di valutazione didattica
I punti dell’accordo sono comuni sia ai presidenti sia ai direttori, ricorda Spanevello. Un primo obiettivo è cercare sistemi comuni di valutazione di ragazzi e docenti, attualmente a discrezione di ogni ITS. “Si vorrebbe invece attivare modalità di controllo delle metodologie didattiche“, racconta.
Apprendistato di terzo livello
Tra le linee d’azione comune c’è l’assunzione degli studenti con apprendistato di terzo livello presso le aziende e per tutta la durata biennale del corso ITS. Un’azione che punta, oltre a dare uno stipendio ai ragazzi, a fidelizzarli alle imprese, perché al termine del percorso di studi possano rimanere.
Attrarre verso gli ITS i giovani dei licei
“I ragazzi e le ragazze dei licei sono importanti per gli ITS”, ricorda Spanevello. Contrariamente a quanto si pensa, la prosecuzione del percorso scolastico dai licei agli Istituti Tecnici Superiori è una possibilità sensata, un’alternativa che vale la pena considerare.
Aumentare la presenza femminile negli ITS
“Le donne sono le grandi assenti in quest’area della formazione: su 540 iscritti all’ITS Academy Meccatronico del Veneto, per fare un esempio, sono soltanto 11 le ragazze“, racconta Spanevello. “Nonostante la scarsità di presenze femminili negli ITS, nei reparti produttivi delle aziende le donne sono moltissime. I settori della meccanica e della meccatronica sono adatti alle ragazze: oggi non è più come un tempo, non serve la forza fisica e le donne sono perfettamente in grado di svolgere tutte le mansioni“. Qualche esempio? “Dirigere un’officina o un gruppo di lavoro nella programmazione di produzione. Anzi“, conclude, “le donne sono spesso più brave, precise e studiano di più”.