Nel centro storico di Gaeta, le antiche mura di un convento che per oltre un secolo ha risuonato delle voci di ragazze e ragazzi si preparano ad accogliere una nuova generazione di studenti. Il complesso delle suore della Congregazione di Santa Maria Maddalena Postel, acquisito dalla d’Amico Società di Navigazione lo scorso marzo, diventerà la nuova sede dell’ITS Academy Caboto, trasformandosi da istituto scolastico tradizionale a moderno campus per la formazione delle professioni del mare.
Nel futuro con continuità
Percorrendo via Atratina, l’edificio delle suore colpisce con la sua architettura inizio Novecento. La prima pietra fu posata il 12 luglio 1900, in un’area che ricadeva nel Comune di Elena, all’epoca separato da Gaeta. Dopo alcune vicissitudini iniziali, nel 1908 arrivarono le suore di Santa Maria Maddalena Postel, che trasformarono gradualmente quello che era conosciuto come “Villino Legoux” in un centro educativo a tutti gli effetti. L’istituto era frequentato da oltre 230 alunne: tra asilo, scuola elementare, scuola del lavoro, di taglio e ricamo, di francese, di musica e di pittura. Il complesso includeva anche un educandato per circa quaranta ragazze del circondario.
L’edificio su tre piani, con la sua corte interna e gli ampi spazi verdi, ha attraversato la storia del Novecento. Si trasforma in un lazzaretto durante l’epidemia di colera del 1910. Nel 1915, le suore e le ragazze ospitate cuciono indumenti di lana per i soldati della Grande Guerra. Durante la Seconda Guerra Mondiale, restano nell’edificio soltanto cinque suore insieme agli sfollati di Gaeta. Con l’occupazione nazista, la corte interna del convento, purtroppo, diventa un campo di concentramento dei rastrellati da trasferire verso il Nord Italia. Dopo la Liberazione, le suore sfamano la popolazione locale rientrata in città.
Fino al 2023, l’istituto ha funzionato come scuola paritaria accogliendo fino a 600 alunni. Oggi questo spazio si prepara a una profonda trasformazione che lo proietterà nel futuro, pur mantenendo intatto il suo carattere storico. Un dettaglio significativo del progetto, infatti, è la decisione di preservare uno spazio per le suore che hanno abitato la struttura per decenni, simbolo di continuità tra passato e futuro.
Un nuovo capitolo
La ristrutturazione del complesso prevede la creazione di aule moderne, laboratori tecnologici, un osservatorio astronomico, alloggi per gli studenti e una foresteria. L’intervento, con un investimento di circa dieci milioni di euro, trasformerà l’edificio in un vero e proprio campus. Nella futura ITS Academy, gli studenti potranno immergersi in simulazioni di navigazione realistiche grazie a tre simulatori di navigazione full mission: Bridge, Cargo Handling ed Engine Room, oltre a un simulatore dedicato al diporto. Il simulatore di coperta sarà dotato di tutta la strumentazione IBS (Integrated Bridge System). Si potranno simulare diversi scenari, europei e globali, in tutte le condizioni meteomarine e di traffico. Sarà possibile simulare il governo e la manovra di diverse tipologie di navi, dai container alle petroliere. Il simulatore dedicato al diporto riprodurrà tutta la moderna strumentazione di plancia, mentre invece il simulatore di sala macchine fornirà una replica dettagliata dei sistemi della nave.
La chiusura della scuola paritaria, a giugno 2023, sembrava segnare la fine della vocazione educativa del complesso di via Atratina. Il passaggio all’ITS Caboto rappresenta invece un nuovo capitolo che, pur cambiando focus e metodologie, mantiene viva la missione formativa originaria del luogo. È un esempio tangibile di come il sistema degli ITS stia evolvendo in Italia: non costruendo dal nulla, ma recuperando e reinterpretando spazi esistenti, trasformandoli in centri di eccellenza formativa radicati nel territorio e nella sua storia, ma proiettati verso le sfide globali del futuro.