Ma che cosa sono, questi ITS? È da qui che si parte: almeno 4 persone su 5 in Italia nemmeno sanno dell’esistenza di istituti e academy per la formazione post-diploma ad alta specializzazione tecnica e tecnologica. Gli ITS, appunto, che nel nostro paese sono presenti ormai da 15 anni, vantano un tasso di occupazione straordinariamente alto e rappresentano la migliore soluzione di cui disponiamo per risolvere il problema del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, per soddisfare i bisogni occupazionali reali delle aziende e per dare una spinta all’innovazione tecnologica. Eppure, dati alla mano, questi luoghi per la formazione di super-tecnici hanno come principale problema l’essere di fatto sconosciuti al grande pubblico.
Nasce così TuttoITS, il primo newsbrand sugli ITS in Italia, uno spazio digitale (qui su tuttoits.it, ma fin dal primo giorno anche come newsletter e in una cinquina di canali social) che ha la propria mission ben descritta nelle 8 lettere del proprio nome: raccontare tutto quello che serve sapere sul mondo degli ITS, da tutti i punti di vista. Facendolo in modo chiaro, indipendente, semplice e rigoroso.
La premessa è culturale: la formazione tecnica non è affatto di serie B, anche se nella percezione comune è ancora troppo spesso così. L’Italia, patria fondante per eccellenza della cultura tecnica e tecnologica globale, procede a rilento sugli ITS rispetto a molti altri paesi europei. In Germania gli studenti iscritti alle Fachochschulen (equivalenti ai nostri ITS) sono la metà rispetto a quelli iscritti all’università, in Italia sono appena l’1%. Il modello tedesco, insieme a quello francese, fa scuola non solo per i numeri, ma anche perché è frutto di un lungo percorso di valorizzazione degli istituti tecnici che ne ha fatto dei pilastri del sistema educativo, mentre nel nostro paese non è forse stata ribadita con abbastanza chiarezza la coesistenza e complementarietà con il mondo universitario.
Per l’Italia, in particolare, il 2022 è un anno chiave per gli ITS, e anche il premier Mario Draghi li ha esplicitamente citati nel suo discorso d’insediamento al Governo. La più grande e impattante riforma della loro storia è giunta alle fasi finali dell’iter legislativo e ha ottime possibilità di giungere all’approvazione finale, determinando un potenziamento degli ITS. Allo stesso tempo i fondi in arrivo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) porteranno oltre 1 miliardo di euro, forse uno e mezzo, creando un’occasione irripetibile per dare concretezza al grande potenziale e al valore strategico che gli ITS portano con sé fin dalla fondazione. Il numero di ITS in Italia dovrà più che raddoppiare nel prossimo lustro, e altrettanto ci si aspetta che facciano gli studenti iscritti ai corsi.
Siamo convinti che la solidità degli ITS passi anche dalla buona informazione, critica quando serve. E lo faremo qui su TuttoITS rivolgendoci agli studenti e alle loro famiglie, alle imprese e a tutti gli ITS italiani. Ci occuperemo di orientamento, di mondo del lavoro e della relazione tra aziende e ITS, approfondiremo le novità normative, racconteremo le innovazioni tecnologiche rese possibili dagli ITS e guarderemo agli istituti anche da dentro. Ancora, daremo uno sguardo a casi più o meno virtuosi che arrivano dall’estero, e terremo una mappa aggiornata della geografia degli ITS sull’intero territorio nazionale.
Ospiteremo contenuti di attualità, interviste, inchieste, approfondimenti, spiegazioni per conoscere il mondo ITS partendo dalle basi e lavori di datajournalism, con una redazione distribuita in tutta Italia, equilibrata per genere e composta di giornaliste e giornalisti con un’età media di 30 anni. Avremo un’identità tutta digitale ma distribuita su più canali, inclusi Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter e TikTok, per raggiungere un pubblico interessato agli ITS che è estremamente differenziato per età, interessi e obiettivi.
E se la premessa è culturale, la finalità è strategica. Le aree su cui gli ITS insistono sono l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, le nuove tecnologie della vita e per il made in Italy, quelle per i beni e le attività culturali, dell’informazione e della comunicazione, passando per la moda, la meccanica, l’agro-alimentare, i servizi alle imprese e il sistema casa. Insomma, ciò a cui il mondo intero – e il nostro paese in particolare – punta per il futuro.
TuttoITS nasce alla vigilia della Giornata internazionale della donna, con l’obiettivo di dare una mano a colmare quel divario di genere nelle materie tecnico-scientifiche ancora troppo ampio, e per il quale gli ITS si sono già distinti come un contesto virtuoso. Ma nasce anche nel corso della più grave crisi bellica e geopolitica che l’Europa abbia conosciuto negli ultimi decenni, così pervasiva da avere un impatto persino su settori apparentemente lontani dalle (il)logiche del conflitto. Nasce – infine – da zero, dalla volontà di un gruppo editoriale storico e radicato in un’area che è la culla degli ITS, per raccontare un ecosistema di istituti, imprese e persone in forte espansione in tutta Italia. Si comincia.