Alcune sono state premiate, altre sono entrate a tutti gli effetti nell’industria e nella produzione, altre ancora rimangono nel mondo delle idee ma con ottime potenzialità di sviluppo in futuro. Il filo conduttore: originalità, diversità negli ambiti di applicazione e attinenza al territorio. Sono tecnologie inedite e innovazioni nate dalla collaborazione fra studenti degli ITS e aziende partner degli Istituti. Oggi ne scopriamo alcune nate in Veneto: abbiamo raccolto qui 3 innovazioni nate grazie agli ITS, alcune potenzialmente rivoluzionarie e altre semplicemente curiose, che meritano di essere conosciute e che potrebbero trovare applicazione nelle aziende, nelle nostre case o nelle nostre città.
1. SymbioSeas
Lo sport a servizio della ricerca. Di solito è uno slogan collegato a competizioni o eventi eccezionali, ma se si potesse applicare durante ogni allenamento? È quello a cui hanno pensato gli studenti del comparto meccatronico dell’ITS delle Nuove tecnologie per il made in Italy di Vicenza, con un’idea che ha conquistato il secondo gradino del podio nella categoria “servizi digitali”, durante l’edizione 2022 di ITS 4.0. Si tratta di un prototipo multisensore per monitorare le condizioni ambientali e di temperatura dell’acqua e dell’aria durante gli sport acquatici. È pensato, per esempio, per essere applicato sopra una canoa o un kayak, e mentre archivia i dati relativi alle acque che state percorrendo – e che saranno utili alla ricerca scientifica – registra anche tutto ciò che riguarda la prestazione motoria di chi si allena, grazie all’aggiunta di sensori inerziali di movimento.
2. Acque più pulite
Ridurre il costo ambientale dei processi industriali. Un obiettivo che dovrebbe essere in cima alla lista di qualunque azienda in questi anni. Prendiamo per esempio alcuni processi di trattamento dei metalli: la gestione dei processi e dei rifiuti di scarto è una scelta è fondamentale per determinare l’impatto ambientale dell’azienda. Per questo, gli studenti dell’ITS RED di Padova hanno lavorato per testare e proporre due trattamenti innovativi su un bagno galvanico refluo, con l’obiettivo di ridurre la concentrazione di Nichel (nei prodotti di scarto) al di sotto dei 2mg per litro. Lo scopo è proporre un’alternativa sostenibile ai problemi ambientali dei bagni tecnologici. I prototipi studiati, quindi, garantiscono il rispetto dei parametri tecnologici e di tutela dell’ambiente e consentono anche il recupero dei metalli pesanti.
3. Il riciclo 4.0
Il riciclo nel contesto familiare, commerciale e pubblico. Un metodo efficiente, intelligente, e che contemporaneamente promuova l’educazione al riciclo. Questo significa saper gestire i rifiuti nell’era 4.0, secondo gli studenti dell’ITS Last di Verona. La loro idea, presentata quest’anno agli ITS 4.0 days, è quella di un sensore IOT collegato al contenitore dei rifiuti che trasmetta in cloud l’informazione, sempre aggiornata, sullo stato di pienezza. Il dato può essere letto tramite un’App, che ricorda agli utilizzatori anche gli appuntamenti del calendario di raccolta dei rifiuti. Il tutto, poi, può essere monitorato anche a livello comunale e per tutti i contenitori distribuiti sul territorio di competenza, in modo da efficientare quantità e percorsi dei mezzi di raccolta, per ridurre anche l’inquinamento e i costi.