“Questo Governo crede fortemente nell’attuazione della riforma degli ITS Academy”.
Giovedì 1° giugno il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha risposto nell’aula del Senato a un’interrogazione presentata da Forza Italia sui percorsi di studio offerti dagli Istituti Tecnologici Superiori. L’Esecutivo “agirà, anche attraverso i numerosi provvedimenti attuativi ancora previsti, affinché sia rafforzata l’attrattività di tali percorsi a beneficio dell’accrescimento delle competenze dei relativi studenti e al contempo a vantaggio della complessiva competitività del sistema produttivo del nostro Paese”, ha spiegato Valditara ai senatori.
Il ministro dell’Istruzione e del merito si è soffermato quindi sulla riforma che ha ridefinito la governance degli ITS Academy, approvata dal Parlamento quasi un anno fa. La riforma “è scaturita dalla necessità di rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e di arricchire l’offerta formativa, anche in risposta alle esigenze del tessuto produttivo dei territori e delle nuove prospettive del mondo del lavoro e dell’economia”, ha affermato Valditara.
Il ministro ha poi ricordato che il provvedimento “estende già agli ITS Academy la normativa in materia di riscatto degli anni di studio ai fini pensionistici”. E in merito al “collegamento più organico e strutturato tra il percorso della formazione terziaria non universitaria e il sistema terziario accademico, la riforma prevede, a tale fine, l’adozione di un decreto interministeriale Mim-Mur”.
Con il decreto interministeriale si “punterà a valorizzare e agevolare i passaggi tra ITS Academy e università”, ha rilevato Valditara. Inoltre, “relativamente al riconoscimento del valore legale del diploma per la partecipazione ai concorsi pubblici, la legge vigente prevede che i diplomi di quinto e sesto livello Eqf costituiscano un titolo per l’accesso ai concorsi per insegnante tecnico-pratico”. Con un “successivo decreto Mim-Mur sarà stabilita la tabella di corrispondenza dei titoli e dei crediti riconoscibili”, ha aggiunto il ministro.