Alcune sono state premiate, altre sono entrate a tutti gli effetti nell’industria e nella produzione, altre ancora rimangono nel mondo delle idee, ma con ottime potenzialità di sviluppo in futuro. Il filo conduttore: originalità, diversità negli ambiti di applicazione e attinenza al territorio. Sono tecnologie inedite e innovazioni nate dalla collaborazione fra studenti degli ITS e aziende partner degli Istituti. Oggi ne scopriamo alcune nate in Toscana: abbiamo raccolto qui 5 innovazioni nate grazie agli ITS, alcune potenzialmente rivoluzionarie e altre semplicemente curiose, che meritano di essere conosciute e che potrebbero trovare applicazione nelle aziende, nelle nostre case o nelle nostre città.
1. Wolly: il packaging sostenibile anti-spreco
Il progetto Wolly favorisce il riciclo ed evita gli sprechi dei prodotti alimentari (in particolare del latte). Consiste in due prototipi: il primo è una sorta di imballaggio intelligente, un tipo di tecnologia in grado di registrare le condizioni di conservazione del prodotto durante varie fasi, come il trasporto e lo stoccaggio. Si tratta, appunto, di un sensore per il rilevamento del latte scaduto. Il secondo, collegato a questo, è un Qr code dinamico contenente informazioni e istruzioni per riciclo del prodotto, non più fresco, e del suo imballaggio. Il progetto è stato sviluppato da cinque studenti dell’ITS Eccellenza Agro-Alimentare Toscana di Grosseto in collaborazione con il Consorzio Latte Maremma, l’azienda partner del progetto.
2. Comodità ed estetica quando si indossa la mascherina
In quanti abbiamo ricercato soluzioni alternative al modo classico di indossare la mascherina durante la pandemia? Portare un simile dispositivo tutto il giorno, sempre allo stesso modo, infatti, può diventare molto fastidioso e a tratti doloroso. Per questo una studentessa della Fondazione ITS MITA di Scandicci ha pensato a Done: un progetto che mira allo sviluppo di soluzioni ornamentali (in gomma colorata o metallo) utili a facilitare l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da un lato, ed esteticamente belli dall’altro. L’ha realizzata, lo scorso anno, in collaborazione con Gruppo Materia Firenze Srl.
3. Sostenibilità e antispreco nel settore della moda
Par-Tec, Del Vecchia Spa e Pelletterie Happening Srl hanno collaborato con gli studenti della Fondazione ITS Mita di Scandicci per portare i principi dell’industria 4.0 nella pelletteria. L’obiettivo è digitalizzare il sistema produttivo, ottimizzarlo e mettere in comunicazione le diverse fasi del processo. In particolare, il progetto Smart Edge dyeing machine riguarda una particolare macchina usata in pelletteria, Tingibordi, che permette di ridurre gli scarti, smaltire il materiale in modo controllato e inviare costantemente dati sull’andamento del processo per ottimizzare la produzione.
4. Caricatore portatile per eBike
Le bici elettriche circolano ormai più di quelle tradizionali. Hanno uno svantaggio però: se fate male i conti e finisce la batteria, vi ritroverete con una vera e propria zavorra. Per questo gli studenti di ITS Energia e Ambiente di Colle Val d’Elsa, in Toscana, hanno ideato la prima stazione di ricarica trasportabile per bici elettriche. Il progetto risale al 2018, ma non potrebbe essere più attuale. Si tratta di un sistema alimentato da pannelli solari dotato di monitoraggio, geolocalizzazione per il controllo dei flussi, ottimizzazione del servizio e manutenzione. Una soluzione perfetta non solo considerando l’aumento del cicloturismo registrato negli ultimi anni, ma anche per facilitare il bikesharing: oltre alla stazione di carica, infatti, il progetto prevede una flotta di biciclette elettriche utilizzabili per eventi, fiere, festival, manifestazioni sportive e concerti, per periodi di tempo limitati o stagionali.
5. L’assistente virtuale nell’industria farmaceutica
Augmented Lab è un progetto sviluppato con continuità nell’arco di due anni in ITS 4.0: si tratta di un assistente virtuale in grado di supportare e aiutare gli operatori dei laboratori farmaceutici. Lo scopo primario è quello di garantire la sicurezza nel lavoro in ogni fase: grazie all’utilizzo di particolari occhiali per vedere in realtà aumentata, l’operatore riceverà indicazioni visive (ma non solo) per essere aiutato e indirizzato nelle fasi più delicate del lavoro laboratoriale, dalla produzione alla manutenzione. Sarà come lavorare, in ogni istante, con un tutor che indica le operazioni da seguire in successione e con un livello di attenzione sempre ottimale. Il prototipo, sviluppato dagli studenti dell’ITS Fondazione Vita di Siena, è stato testato nei laboratori di Toscana Life Sciences (Tls), e vede la partecipazione della nota casa farmaceutica Gsk Vaccines.