Il provvedimento

ITS, in Senato è iniziato l’esame del “ddl Valditara” sulla sperimentazione 4+2

La commissione Cultura di Palazzo Madama sta esaminando il provvedimento. Il Partito democratico ha chiesto di istituire delle borse di studio per gli studenti degli ITS Academy

Un provvedimento che interviene sulla nuova filiera dell’istruzione tecnico-professionale, con un ruolo di primo piano per gli ITS Academy.

Lo scorso 29 novembre la commissione Cultura del Senato ha iniziato l’esame del disegno di legge (ddl) presentato dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, approvato il 18 settembre in Consiglio dei ministri. Tra le altre cose il testo prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la filiera sarà costituita “dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli ITS Academy, dai percorsi di istruzione e formazione professionale e da quelli di istruzione e formazione tecnica superiore”.

Il provvedimento “nel rispetto delle competenze costituzionali poste in capo allo Stato e alle Regioni in materia di istruzione e formazione, intende realizzare un’integrazione tra gli interventi statali relativi al sistema educativo e di istruzione e gli interventi regionali sul sistema educativo dell’istruzione e formazione professionale”, ha spiegato in commissione la relatrice Ella Bucalo, senatrice di Fratelli d’Italia. 

L’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale “è espressamente correlata con la finalità di rispondere alle esigenze educative, culturali e professionali delle giovani generazioni, nonché alle esigenze del settore produttivo nazionale secondo gli obiettivi del Piano nazionale Industria 4.0”, ha aggiunto Bucalo.

Secondo il presidente della commissione Cultura e senatore della Lega Roberto Marti il provvedimento “consentirà di costruire un sistema formativo professionalizzante in grado di fornire al mercato del lavoro le figure di cui davvero necessita”. 

Grazie a questo nuovo percorso quadriennale, che prevede uno stretto collegamento con le imprese, rafforzato dalla presenza di esperti del mondo del lavoro nei corsi di studio e dall’implementazione delle attività di alternanza scuola-lavoro, la costituzione dei campus territoriali e poi l’ammissione diretta al segmento terziario degli ITS Academy, l’Italia sarà finalmente al passo con i Paesi europei più all’avanguardia”, ha spiegato in una nota Marti.

Le audizioni della commissione

Sul provvedimento la commissione ha svolto un ciclo di audizioni lo scorso 5 dicembre, sentendo in particolare associazioni di categoria, sindacati e stakeholders. Mentre il 6 dicembre sono stati depositati al testo una serie di emendamenti sia da parte dei gruppi che della relatrice. 

In particolare Bucalo ha presentato proposte di modifica che puntano ad istituire il Comitato di monitoraggio nazionale per la filiera formativa tecnologico-professionale e a coinvolgere le regioni nella programmazione dei percorsi della filiera formativa tecnologico-professionale.

Marti invece ha presentato un emendamento per istituire al ministero dell’istruzione e del merito (Min) il Fondo per la promozione dei campus della filiera formativa tecnologico-professionale, con una dotazione di 10 milioni di euro per il 2024 e di 5 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026. La senatrice di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Cultura Giulia Cosenza punta a creare un “tavolo interistituzionale per lo sviluppo della filiera formativa tecnologico-professionale”.  

Mentre il senatore del Partito democratico Andrea Crisanti vuole istituire delle borse di studio per gli studenti degli Istituti Tecnologici Superiori. In particolare l’emendamento prevede che per gli “studenti iscritti agli ITS Academy che, a seguito del monitoraggio e valutazione” non risultino adeguati al conseguimento della missione prevista dall’articolo 2 della riforma del 2022 è istituita “una borsa di studio di 3.000 euro per consentire loro la frequenza presso altri ITS Academy per una durata di sei mesi”.

Le modalità di accesso alle risorse saranno stabilite con un decreto del Mim. Il costo della misura viene quantificato in 10 milioni di euro a partire dal 2024.  

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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