Innovazione regione per regione

2 tecnologie e innovazioni dagli ITS della Liguria

Idee e progetti che si concretizzano in soluzioni innovative: è questa l’opportunità unica per giovani e aziende che fanno parte del mondo degli Istituti Tecnici Superiori. Ecco alcuni esempi dalla Liguria

Alcune sono state premiate, altre sono entrate a tutti gli effetti nell’industria e nella produzione, altre ancora rimangono nel mondo delle idee ma con ottime potenzialità di sviluppo in futuro. Il filo conduttore: originalità, diversità negli ambiti di applicazione e attinenza al territorio. Sono tecnologie inedite e innovazioni nate dalla collaborazione fra studenti degli ITS e aziende partner degli Istituti. Dopo averne già descritte alcune, oggi ne proponiamo altre nate in Liguria: abbiamo raccolto qui 2 innovazioni nate grazie agli ITS, alcune potenzialmente rivoluzionarie e altre semplicemente curiose, che meritano di essere conosciute e che potrebbero trovare applicazione nelle aziende, nelle nostre case o nelle nostre città.

Geco 4.0

Il porto di Genova è uno dei principali scali marittimi del Mediterraneo. È crocevia di ogni tipo di traffico, grazie alla costruzione di terminal adatti ad accogliere navi che trasportano qualunque merce. Oltre al carico e scarico di merci, i lavoratori portuali sono impiegati in alcune attività che riguardano le navi che trasportano prodotti chimici e petroliferi altamente inquinanti. Per esempio la pulizia delle cisterne: un’attività imprescindibile, rischiosa sia per l’uomo sia per l’ambiente. Gli studenti dell’ITS Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile (Faimm) hanno quindi pensato a una soluzione per robotizzare le operazioni di svuotamento e pulizie delle cisterne in modo da velocizzarle e alleggerire il carico di lavoro umano. Non solo, l’impiego di robot consente anche di controllare meglio le operazioni e prevenire incidenti ambientali. “Automatizzare le operazioni con l’ausilio di robot potrebbe migliorare e ottimizzare i processi e aprirsi a nuovi orizzonti”, scrivono gli studenti coinvolti nel progetto.

Heat mask

Gli studenti della Fondazione ITS Nuove tecnologie per il made in Italy, settore Meccanico/Navalmeccanico di La Spezia, con il progetto Heat Mask vuole cambiare la visione della professione del saldatore. E lo fa partendo da una strumentazione distintiva usata in questo lavoro: la maschera. Il saldatore 4.0 indossa una maschera per saldare autoscurante che fa uso della realtà aumentata per mantenere la comunicazione costante fra uomo e maschera. Questo consente al saldatore stesso di tenere controllati i valori della temperatura di saldatura, in modo da ottimizzare la quantità e aumentare la qualità del lavoro. Non solo, tramite l’ausilio di una termocamera, i parametri vitali degli operatori meno esperti possono essere controllati costantemente, e a distanza, dal loro supervisore. Il progetto è stato svolto in collaborazione con l’azienda Siman Srl che opera nel settore navale, e si è classificato secondo nella categoria “fabbrica intelligente” di ITS 4.0 2022.

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Valentina Guglielmo
Collaboratrice
Astrofisica e giornalista pubblicista, scrivo soprattutto di scienza. Lavoro per la testata online dell'istituto nazionale di astrofisica e collaboro come freelance con diverse testate. Oltre all'astrofisica, mi piace molto scrivere di salute e ambiente.
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