Immaginate di essere uno studente che decide di intraprendere un percorso di studi di tipo tecnico in un ITS e di non sapere da che parte cominciare. La prima cosa che fareste, probabilmente, sarebbe quella di googlare qualcosa come “ITS” (o “Istituti Tecnici Superiori”) e il tipo di specializzazione che vi interessa. Per esempio: ITS energia sostenibile se ciò che vi interessa è il settore delle energie rinnovabili, o ancora ITS agricoltura se vi interessa il settore agroalimentare, e così via. Durante la vostra ricerca potreste anche imbattervi in una mappa del territorio italiano sulla quale sono posizionati tutti gli istituti e scegliere – sempre come esempio – sulla base del vostro interesse e della posizione geografica in cui abitate.
Purtroppo, in entrambi i casi, rischiereste di giudicare interessante (o meno) un istituto solo sulla base del nome che porta. D’altra parte, nel caso di istituti di formazione, ci si aspetta che il nome parli da sé. Come nel caso delle università – il cui il nome fa chiaramente riferimento al tipo di corso di studi e alla posizione geografica – anche per gli ITS ci si auspicherebbe una nomenclatura altrettanto chiara e diretta. Tuttavia la situazione è diversa.
La nomenclatura degli ITS
Non parliamo della nomenclatura generale della tipologia di istituto – che, come abbiamo scritto, potrebbe cambiare con la riforma – bensì dei singoli ITS. Di esempi positivi, chiari e diretti ce ne sono, come ITS Energia Enna, ITS Energia Piemonte, ITS per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione Alto Adriatico (che però, attenzione, è presente in due siti diversi) o ITS – Accademia ligure agroalimentare, eccetera. Purtroppo però queste denominazioni non vanno per la maggiore.
Cominciamo col dire che non tutti gli istituti contengono l’acronimo ITS e che invece altri, oltre all’acronimo, contengono anche la dicitura Academy oppure Fondazione. Inoltre alcuni istituti si vestono di nomi generali che non rendono conto del luogo in cui si trovano o del tipo di formazione offerta: è il caso, per esempio, di ITS Lab Academy o di ITS Angelo Rizzoli. Non sempre, poi, il nome dell’Istituto coincide con il dominio web del sito, e in alcuni casi ITS diversi hanno nomi di fatto quasi interscambiabili, come per esempio fondazioneits-ntv.it che riguarda Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita (a Roma) o itsvita.it riferito a ITS Fondazione Vita (a Siena).
Il groviglio delle reti di ITS
Come abbiamo raccontato in più occasioni, le reti di ITS e le alleanze tra Istituti diversi sono decisive per il consolidamento di questa modalità di formazione, come la Rete ITS Academy Veneto, la Scuola politecnica Emilia Romagna (ITS-Er) o il Sistema ITS Campania. Si tratta di sovrastrutture di coordinamento di vari istituti, presenti in una determinata regione. Tuttavia capita che il loro nome sia molto simile a quello di singoli istituti, e che a volte la distinzione tra singolo ITS e Rete di appartenenza consista di una sola parola, magari nemmeno presente nella url del relativo sito. Oppure, ancora, che i coordinamenti regionali possano avere nomi diversi da caso a caso: Rete, Sistema, Scuola e così via.
Oppure c’è la Rete AgrIts che propone – grazie a un accordo firmato da vari istituti nel 2013 – di riunire nove tra gli ITS del settore agroalimentare (manca solo l’istituto ligure citato sopra). Inoltre le informazioni su questa rete non sono raccolte in un sito dedicato, ma sono contenute in quello di una specifica realtà: Fondazione ITS, Istituto tecnico superiore agroalimentare Puglia. Ancora, oltre alle reti di tipo regionale ci sono quelle che fanno riferimento a singole province, come Sistema ITS Brescia, aumentando il rischio di confusione rispetto ai singoli Istituti.
Dopo la riforma
Facendo menzione alla riforma, è opportuno dire che quando questa verrà approvata gli ITS saranno (con tutta probabilità) collettivamente chiamati ITS Academy. Tuttavia, il dominio itsacademy.it – che sarebbe a quel punto quello più indicato per un raccoglitore digitale, magari istituzionale – è già stato preso e punta a un singolo ITS, il Last (che sta per Logistica ambiente sostenibilità e trasporto), che peraltro non contiene l’acronimo ITS nel proprio nome.
Insomma, anche se il tutto nasce con le migliori intenzioni e con obiettivi virtuosi, l’estrema varietà di nomi degli Istituti e delle Reti (potremmo aggiungere Sistema ITS, un ulteriore coordinamento di livello nazionale, o l’Associazione Rete Fondazioni ITS Italia, detta ITS Italy) potrebbe confondere sull’orientamento alla carriera degli studenti, in una fase di per sé delicata in cui i giovani cercano la propria strada. In rapporto al numero di iscritti, la quantità e la varietà nei nomi è davvero impressionante.
Dato che il mondo degli ITS non è ancora noto e diffuso come quello universitario, l’uniformità dei nomi è una necessità non solo a beneficio degli studenti, ma anche degli Istituti stessi e del mondo ITS nel suo complesso. Il consiglio per i lettori di TuttoITS, per ora, è di non affidarsi esclusivamente al nome che si legge in rete, ma di procedere visitando il sito e l’offerta formativa, cercando di capire di volta in volta se ci si stia informando su un singolo ITS, su una Rete o su qualcosa di tutt’altro genere.