“La riforma degli ITS ha tolto la formazione tecnica superiore dalla quasi clandestinità in cui era nascosta da anni. Ora di ITS si parla e cresce l’interesse di ragazzi, famiglie, imprese“. Dalle colonne de Il Sole 24 ore (edizione di sabato 8 ottobre) il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha tracciato un bilancio della sua esperienza a Viale Trastevere, in 18 mesi di Governo Draghi.
Nel suo intervento, Bianchi cita gli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) più volte: “essi sono la principale risposta al bisogno di ampliare l’offerta formativa per studentesse e studenti e dare loro le competenze per affrontare lo straordinario cambiamento dei sistemi produttivi che viviamo“. Secondo il ministro “per vincere questa sfida servono fondazioni solide e una strettissima collaborazione con aziende, scuole e università“.
“I laboratori degli ITS, che stiamo per finanziare con un importante intervento, devono trasformarsi in poli territoriali in cui non solo formare giovani, ma anche rigenerare le conoscenze degli adulti. Poli cui possano aderire, in primo luogo, gli istituti tecnici e professionali, potenziati con la riforma di recente approvata che consente maggiore flessibilità nella didattica e più aderenza alle vocazioni del territorio“, evidenzia Bianchi nel suo intervento. “ITS, istituti tecnici e professionali, Cpia, orientamento non sono spezzoni di riforma, ma una strategia unitaria e integrata che restituisce dignità alla scuola tecnica e risponde ai bisogni del Paese e dei nostri giovani“, aggiunge il ministro.
Nella parte finale del suo intervento Bianchi tira un po’ le somme e fotografa la situazione odierna. “Affidiamo al nuovo governo un quadro di riforme e di investimenti, una strategia pienamente operativa per l’innovazione e valorizzazione della nostra scuola, che va conosciuta e apprezzata di più di quanto distrattamente si compia in un Paese che finora non ha ancora pienamente colto come educazione, crescita ed eguaglianza siano i veri perni di uno sviluppo duraturo e democratico“.