Gli Istituti Tecnici superiori dell’Emilia Romagna rispecchiano il territorio e l’economia della regione. Andiamo a conoscere meglio l’offerta formativa dell’Emilia Romagna, concentrandoci sui dati raccolti da Indire nel 2021. Scopriremo il numero di studenti iscritti, la tipologia di corsi erogati e la valutazione dell’offerta formativa. Inoltre, andremo a considerare l’innovazione introdotta nell’economia della regione attraverso la formazione di nuove figure professionali.
L’Emilia Romagna conta sette ITS in tutta la regione, come dimostrato dalla mappa del sito TuttoITS.
L’offerta formativa dell’Emilia Romagna
In Emilia Romagna sono rappresentate tutte le aree tecnologiche con cui vengono classificati gli ITS. Tra gli ITS di più lunga tradizione, perché inaugurati nel 2010, troviamo un istituto dedicato alla Mobilità sostenibile, con sede a Piacenza.
A Parma la formazione si concentra nel settore agroalimentare con un ITS dedicato alle Nuove tecnologie per il made in Italy.
La stessa area tecnologica, ma nel settore della meccanica, si trova a Bologna con un ITS classe 2013. Sempre al 2010 risalgono gli ITS dedicati all’Efficienza Energetica (Ferrara) e alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Forlì-Cesena).
Rimini si è concentrata sul turismo e ha fondato un ITS nel 2011. Infine, nel 2013 si è aggiunta anche Modena con un ITS sulle Nuove tecnologie della vita, dedicato al settore biomedicale.
L’offerta formativa è completata da stage e esperienze presso enti esterni agli ITS: si tratta dei cosiddetti partner. L’Emilia Romagna conta 270 partner, circa il 10% di tutti quelli presenti sul territorio nazionale. Tra questi, 135 sono imprese e tre sono enti con sede all’estero.
La valutazione degli ITS dell’Emilia Romagna
Per valutare la performance dell’offerta formativa ci affidiamo a qualche numero. I dati parlano chiaro: in Emilia Romagna troviamo 54 percorsi attivi, corrispondenti all’8,5% di tutti i corsi erogati a livello nazionale.
Gli studenti iscritti sono 1.289, l’8% della totalità di studenti iscritta in Italia. Nel grafico sottostante possiamo vedere come sono ripartiti i corsi offerti e i relativi studenti.
In particolare, la ripartizione per l’area Nuove tecnologie per il made in Italy vede 96 iscritti ai corsi dedicati ai servizi alle imprese, 95 al sistema agroalimentare, 379 al sistema meccanico – con 16 corsi offerti – e 50 al sistema moda. I percorsi conclusi dal 2015 al 2020 sono stati 113. Gli iscritti nel corso degli stessi anni ammontano a 2.781 con un totale di 2.290 diplomati con successo. Gli occupati al termine del percorso formativo sono 1.465, che corrispondono all’81% dei diplomati per gli stessi anni di riferimento (i dati per il 2020, infatti, non sono ancora disponibili).
Tra i corsi offerti, spicca quello per diventare Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali che è primo su una classifica nazionale di 14 corsi dedicati alla stessa area tecnologica.
Scopri nell’articolo dedicato quali sono le opinioni sugli ITS
ITS tra formazione e innovazione
Come abbiamo già ribadito numerose volte, gli ITS offrono una formazione che sta a cavallo tra istruzione superiore e mondo del lavoro. I corsi offerti si basano sulle reali richieste di formazione di un territorio che vuole innovare i propri settori occupazionali.
L’Emilia Romagna, grazie alle aziende partner degli ITS, ha offerto ai suoi studenti la possibilità di formarsi direttamente nelle imprese tramite l’erogazione di un totale di 2.868 tirocini. Circa la metà di tali stage sono avvenuti in imprese a dimensione familiare, con 1-9 impiegati al massimo. È stata consistente anche l’offerta formativa proposta da imprese di maggiori dimensioni: 931 tirocini sono avvenuti in aziende con 10-49 occupati, mentre 559 apprendistati si sono realizzati in imprese con 50-249 impiegati. I restanti tirocinanti hanno svolto le proprie esperienze in aziende di grandi dimensioni.
I settori più di frequente selezionati come adeguati per erogare stage formativi sono stati quelli delle Nuove tecnologie per il made in Italy, con aziende del settore meccanico, agroalimentare e moda.
Al secondo posto troviamo una spinta innovativa per il settore delle Tecnologie per l’informazione e della comunicazione. Sono a pari merito Efficienza energetica e Mobilità sostenibile. Tecnologie della vita e Turismo sono gli ITS con un minor numero di aziende partner coinvolte finora negli stage.
In generale, nella regione Emilia Romagna vi è un forte impegno nell’innovare i settori chiave che caratterizzano la sua economia.
Scopri nell’articolo dedicato cosa significa veramente investire in una formazione ITS