C’è un problema tra offerta e domanda di lavoro, causato da un lato dalla mancanza di specializzazione e dall’altro dal reddito di cittadinanza, che spingerebbe i più giovani a non impegnarsi attivamente nella ricerca. Questo tipo di problema si verifica su tutto il territorio italiano e in particolare nel Mezzogiorno.
Politiche di formazione orientate al lavoro
Alfredo Amoroso, Ceo dell’agenzia napoletana Generazione vincente che conta 30 filiali in tutta la Penisola, ha spiegato a TuttoITS che tra i settori più critici ci sono la metalmeccanica, soprattutto l’area che interessa carpentieri e saldatori, e il digitale, che soffre della mancanza di ingegneri.
Tuttavia, una soluzione c’è. Secondo Amoroso risiede nell’attivazione di politiche di formazione orientate al lavoro. Politiche che devono favorire la crescita degli ITS: a oggi nella regione Campania se ne contano nove. Quattro dedicati alle Nuove tecnologie per il made in Italy, due alla Mobilità sostenibile, due all’Efficienza energetica, e uno alle Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e il Turismo.
Bollettino Excelsior
Leggendo i dati del Bollettino Excelsior a cura di Unioncamere e Anpal, realizzato su un campione di 88mila imprese, è emerso che le assunzioni nel periodo marzo-aprile ammontano a 56mila unità, di cui la metà a tempo determinato. Parallelamente è stato registrato un calo delle entrate programmate dalle aziende rispetto ai primi mesi del 2022. Causa le difficoltà dell’approvvigionamento di materie prime, ostacolato anche dal conflitto in Ucraina.
Tuttavia, grazie alla riapertura di tutte le attività economiche, il dato è in aumento rispetto agli inizi del 2021. Guardando alle caratteristiche delle nuove assunzioni, il 70% riguarda il settore dei servizi mentre il 30% quello dell’industria.
“Pur conservando una tendenza positiva rispetto a un anno fa – si legge nel documento di Unioncamere – le maggiori incertezze si riflettono su tutti i comparti del manifatturiero. Sono alla ricerca di personale soprattutto le imprese della meccatronica e quelle metallurgiche, mentre crescono le difficoltà per la filiera dell’automotive che sta affrontando la carenza di materie prime per la componentistica”.
Riguardo il settore terziario, gli ambiti con il più elevato mismatch sono informatica, telecomunicazioni e servizi alle persone. “I dati sulla difficoltà di reperire i profili nei settori della manifattura – spiega Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli e presidente regionale Unioncamere – sono veri ed evidenziano l’esigenza di formazione. C’è anche una questione che riguarda l’enogastronomia dove, nonostante l’eccellenza delle produzioni e la straordinaria capacità imprenditoriale, mancano quasi del tutto figure professionali addette all’accoglienza o alla sala“.
Federalberghi: gli ITS formano figure professionali di alto profilo
Secondo un’indagine condotta da Federalberghi, organizzazione rappresentativa delle imprese turistico-ricettive italiane, l’88% delle aziende intervistate ritiene che gli ITS siano, tra le istituzioni scolastiche, quelle maggiormente adatte a formare figure di medio-alto profilo.
Per favorire rapporti reciproci più solidi, Federalberghi ha siglato un’intesa con la Rete degli Istituti Tecnici Superiori per il Turismo (oggi 14 in Italia). La finalità è quella di sviluppare l’interscambio tra il sistema di istruzione superiore e le imprese. Tutto ciò deve avvenire attraverso la creazione di reti funzionali tra ITS, sistemi turistici, orientamento delle scelte professionali dei giovani, riduzione delle distanze tra le competenze degli studenti e i fabbisogni professionali delle imprese. Come? Incentivando la partecipazione degli imprenditori alle attività didattiche in qualità di docenti.
“I risultati preliminari dell’indagine realizzata dal Centro studi di Federalberghi – ha spiegato Alessandro Nucara, Direttore generale di Federalberghi – testimoniano che la totalità (99,4%) delle imprese intervistate giudica difficile o molto difficile trovare personale qualificato e individua discrasia tra le competenze dei candidati e i fabbisogni delle imprese (uno dei principali ostacoli all’ingresso nel mondo del lavoro)”.
Alessandro Mele, coordinatore della Rete degli ITS Turismo, ha sottolineato: “i dati forniti dal Ministero dell’istruzione non lasciano dubbi sull’efficacia del percorso di istruzione ITS, che proprio grazie alla sua vicinanza al settore arriva a collocare l’80% dei diplomati: un risultato che ci conforta e ci stimola nel nostro impegno quotidiano di formatori”.