Il Made in Italy non è solo moda e design, sebbene siano le flag che svettano di più ma anche meccanica, alimentare, ospitalità che nella massima espressione si fanno lusso ed eccellenza. Con la quarta edizione di Adotta una Scuola, il progetto promosso da Altagamma (riunisce dal 1992 le imprese dell’alta industria culturale e creativa che promuovono nel mondo l’eccellenza, l’unicità e lo stile di vita italiani, ndr) si amplia e accoglie per la prima volta gli Istituti Tecnologici Superiori: la formazione professionalizzante post-diploma diventa una chiave per accedere alle professionalità del mondo dell’alta gamma.
Finora riservato alle scuole tecnico-professionali, il programma (realizzato in collaborazione con il MiM e con il patrocinio della Commissione Europea) si propone di valorizzare i mestieri del fare, costruendo alleanze virtuose tra scuole tecnico professionali, ITS e aziende del lusso (59 imprese simbolo dell’eccellenza italiana e 65 istituti in 12 regioni quelle coinvolte nei primi quattro anni). Ma l’ingresso degli ITS Academy – 13 quelli già coinvolti – aggiunge un nuovo livello di specializzazione. Perché oggi, alle aziende del lusso, non bastano più solo mani sapienti: servono anche teste digitali, formate per unire artigianalità, innovazione e sostenibilità.
Il cuore del progetto resta la collaborazione scuola-impresa: laboratori, docenze, visite, stage, tirocini, attività di orientamento . Ma con gli ITS, si lavora con studenti pronti all’inserimento rapido nel mondo del lavoro e dotati di una preparazione tecnica già avanzata.
Il personale che manca
Secondo l’ultimo studio Altagamma-Unioncamere, da qui al 2028 il solo comparto dell’alto di gamma avrà bisogno di 276.000 nuovi profili tecnico-professionali. Una cifra importante, che riguarda trasversalmente moda, design, food, motori, ospitalità e nautica e in crescita rispetto alla prima stima elaborata nel 2019 (236mila unità sui cinque anni successivi).
Le imprese faticano già oggi a trovare personale adeguato: nel 50% dei casi le posizioni restano scoperte. Colpa della denatalità, certo, ma anche – e soprattutto – di pregiudizi duri a morire. L’idea che il tecnico sia un mestiere “di ripiego” o solo “di officina” è ancora troppo diffusa. E invece, tanto più gli ITS, che sono formazione terziaria, rappresentano una corsia preferenziale per lavorare in aziende come Ferrari, Versace, Ducati o Technogym. Non solo in produzione, ma anche in progettazione, ricerca, controllo qualità, logistica avanzata.
Cambiare il percepito, aprire nuove strade
Il programma Adotta una Scuola punta anche cambiare il percepito, avvicinare i giovani a carriere ad alta soddisfazione e specializzazione, raccontare che un diploma tecnico può portarti dritto nel cuore pulsante del lusso italiano. Un lusso che genera 144 miliardi di euro l’anno, dà lavoro a quasi due milioni di persone e rappresenta il 7,4% del PIL nazionale. Non è un settore di nicchia: è un pilastro industriale.
Il rischio di mancato ricambio è un problema reale, un rischio che il paese non può correre ma anche un’occasione persa da parte di chi non conosce a fondo le dinamiche del lusso, un mix di comparti sempre più innervati dalla tecnologia e in grado di offrire prospettive di carriera inedite altrove.
Non stupisce quindi che anche brand internazionali, Christian Dior, abbiano aderito al progetto che vede anche entrare per la prima volta nel programma 25 nuovi brand Altagamma (tra gli altri, Brunello Cucinelli, Boffi, Buccellati, Max Mara, Missioni).
L’estensione agli ITS non è solo un ampliamento numerico ma di fondo anche una dichiarazione d’intenti: il futuro del Made in Italy si costruisce con mani esperte e menti specializzate che vanno cercate dove sono presenti.
*Qui trovi l’elenco dei brand e delle scuole che hanno aderito al progetto