Dopo una intensa tre giorni di competizione (22-24 aprile), la prima edizione di ITSCybergame, il programma nazionale di formazione e gioco sulla Cybersicurezza promosso da Fondazione Edulife ETS e Cybersecurity National Lab del CINI, con il patrocinio dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e della filiera ICT di Rete ITS Italy, ha laureato i suoi campioni (TuttoITS ha supportato l’evento come media partner).
A imporsi al primo posto la squadra Wifight Club dell’ITS Academy LAST di Verona, seguita dai Data-Drifters (secondi classificati) e dai Bit-Busters (terzi classificati), entrambi dell’ITS Academy Alto Adriatico di Pordenone.
Al quarto posto si sono classificati i Coders della notte dell’ITS Digital Academy Mario Volpato di Padova.
Gli ITS del Nord dominano quindi la competizione che ha visto, dal 22 al 24 aprile, gareggiare 16 squadre composte da 138 studenti e studentesse provenienti da 9 Istituti Tecnici Superiori distribuiti in 7 diverse regioni italiane, in rappresentanza di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Lazio e Puglia.
Le squadre che hanno fatto risultato tornano a casa, c’è da crederlo, con un buon feedback in materia di esercizi complessi di cybersicurezza, dimostrando quindi abilità sul fronte dell’analisi di vulnerabilità, penetration test, digital forensics e gestione di incidenti informatici, simulazione di scenari reali (al centro della gara).
Ma non di solo competenza hard vive lo studente ITS, in quanto anche alcune skill più soft contano e fanno la differenza.
La competizione, al netto della gara che pur sempre è uno stimolo a fare meglio degli altri e tirare fuori il know how, mira proprio – come sottolineato da Antonio Faccioli, coordinatore di ITSCybergame di Fondazione Edulife, a “sviluppare, attraverso il gioco, competenze fondamentali riferite non solo alla Cybersicurezza ma anche al team building, al problem solving e al Critical Thinking. La cosa migliore di questa edizione è stata vedere l’entusiasmo dei tanti partecipanti e il coinvolgimento attivo dei tutor, con i quali si è costituita in questi giorni una community, mirata a rendere ancora più coinvolgenti le prossime edizioni”.
Per i giovani partecipanti è tempo di tornare alle ordinarie occupazioni con la consapevolezza che anche questa esperienza tornerà utile per affrontare altre sfide future, in un Paese dove c’è un grande bisogno di competenze in materia di cybersecurity. L’Italia, come ricordava lo scorso febbraio l’anticipazione del rapporto Clusit 2025, “è stata anche nel 2024 nel mirino dei cyber criminali, con un tasso di crescita degli incidenti cyber pari al 15,2% rispetto all’anno precedente”. Da non sottovalutare, guardando anche a un tema di spendibilità delle competenze Oltreconfine, anche il dato europeo, in quanto “l’Europa ha registrato nel 2024 un picco di incidenti significativo, pari al +67%; oltre i due terzi degli incidenti livello globale (65%) nel 2024 hanno colpito i territori americano ed europeo”.
In un mondo dove si osserva una crescita costante della frequenza degli incidenti ma anche “un’evoluzione peggiorativa anche dal punto di vista delle conseguenze”, formarsi in cybersecurity equivale anche a scendere in campo contro eventi che minacciano settori critici (sanità, governativo, militare), comparti nodali (commercio, manifatturiero, ecc) e, più in generale, la tenuta dei sistemi democratici.
La prima edizione, la cui finale si è svolta nella sede del 311Verona, va quindi in soffitta, con ottime consapevolezze. “Con ITSCyberGame abbiamo voluto creare un’occasione unica per i giovani ITS di tutta Italia, unendo apprendimento pratico, competizione e valorizzazione del lavoro di squadra”, ha dichiarato Alessandro Armando, direttore del Cybersecurity National Lab. “L’entusiasmo e il livello delle prove viste in finale confermano quanto sia importante investire su questi percorsi per costruire le competenze strategiche del nostro futuro”.
Non resta quindi che darsi appuntamento alla prossima sfida.