Veneto: ITS e atenei

ITS e crediti formativi universitari: lavori in corso in Veneto

Continua la ricerca di collaborazioni tra gli Istituti Tecnici Superiori e gli atenei, una strada lunga e difficile

Mentre si aprono le preiscrizioni ai corsi degli ITS per il biennio 2022-2024, si torna a parlare dei “corridoi” tra istituti tecnici superiori e atenei: le collaborazioni che consentono di passare da un sistema di formazione all’altro.

È questo un percorso in continuo aggiornamento e il tema è molto sentito anche in Regione perché considerato strategico per mettere in rete tutta la formazione post diploma. Il fine ultimo infatti, è quello di attivare sinergie tra i due sistemi formativi per frenare il precoce abbandono degli studi che affligge il Veneto – e altre Regioni italiane – sostenendo così lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Ciò significa anche fronteggiare il disallineamento tra domanda e offerta occupazionale. I corridoi funzionano infatti nei due sensi, dalle università agli ITS e viceversa. Se uno studente si accorgesse di aver intrapreso un percorso universitario che non risponde alle sue esigenze o volesse raggiungere prima il mondo del lavoro attraverso una formazione più professionalizzante, potrebbe passare agli ITS. Al contrario, potrebbe iscriversi all’università dopo l’ITS, con il riconoscimento di alcuni crediti formativi universitari (CFU).

Scopriamo gli ultimi aggiornamenti in tema di crediti formativi e ITS in Veneto.

Gli ITS e i crediti formativi universitari in Veneto: quali difficoltà?

La strada che porta al riconoscimento dei crediti formativi agli ITS da parte degli atenei è lastricata di difficoltà. Se da un lato sono già in atto collaborazioni datate con le università, poiché queste fanno già parte della governance delle Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori assieme alle aziende, dall’altro esiste una certa concorrenza per accogliere le iscrizioni degli studenti.

C’è inoltre l’importante questione della valutazione del percorso di studi dal quale proviene lo studente e il relativo riconoscimento dei crediti, spettante all’università che emette la laurea. Certamente il riconoscimento dei crediti deve essere rigoroso e pertinente per poter garantire la qualità della laurea. I crediti formativi quantificano infatti in cifre il lavoro svolto dallo studente durante il percorso di studi. Tra i punti salienti al centro della discussione sul riconoscimento dei CFU ci sono quindi i piani di studio degli ITS e il corpo docenti. Vediamo perché.

Piani di studio, docenti degli ITS e CFU al centro della contrattazione

Sono questi i punti su cui gli ITS e gli atenei veneti hanno trattato per raggiungere gli accordi di collaborazione e attivare i “corridoi”. Si è resa necessaria nello specifico qualche modifica ai piani di studio degli ITS per adattarli alle richieste degli atenei. Per esempio integrando dei moduli di alcune materie in modo da garantire le competenze di base richieste per accedere all’università. L’altro punto ha riguardato il curriculum dei docenti, che deve essere in linea con gli standard di qualità ed esperienza richiesti dagli atenei per il riconoscimento dei CFU. Se una parte del corpo docenti degli ITS proviene dal mondo universitario infatti, la maggior parte è composta da professionisti del mondo aziendale.

Al momento tra gli ITS del Veneto che hanno attivato collaborazioni con gli atenei troviamo ITS Red Academy che ha stretto accordi con UniNettuno e Pegaso, cui nei giorni scorsi si è aggiunta eCampus, e ITS Academy Meccatronico che ha una collaborazione con UniNettuno. La cosa certa è che il riconoscimento dei crediti passa per una strada lunga e tortuosa, iniziata lo scorso autunno sotto l’egida della Regione Veneto.

ITS e CFU: un percorso iniziato nel 2021 con l’assessore Elena Donazzan

La sigla del primo accordo tra la Regione Veneto, le università e le Fondazioni ITS Academy venete per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di formazione terziaria e terziaria professionalizzante, è stato siglato un anno fa. A questo è seguita qualche mese dopo la firma del Protocollo di intesa. Naturalmente non finisce qui: nelle intenzioni della Rete ITS Academy Veneto, si auspica un ulteriore ampliamento delle collaborazioni con le università nell’autunno 2022. Forti, in questa occasione, della presenza di un vero e proprio coordinamento ufficiale degli ITS veneti, sancito con la costituzione della Rete ITS Academy Veneto avvenuta lo scorso marzo.

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Daniela Zambonini
Collaboratore
Giornalista |Docente Laurea triennale Comunicazione IUSVE
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