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Abbiamo guardato la serie tv di Rai Storia sugli ITS “Cercasi talento”

Un viaggio in sei puntate alla scoperta degli Istituti Tecnici Superiori: ecco cosa c'è nelle prime tre, e dove trovarle

Sono 6 episodi autoconclusivi, di 40 minuti l’uno, per raccontare anche in tv il sistema italiano degli ITS: la serie realizzata da Rai Cultura e dal ministero dell’Istruzione Cercasi talento è un viaggio (accessibile qui) all’interno delle scuole post diploma che consentono ai loro studenti di specializzarsi ed entrare più consapevoli nel mondo del lavoro.

Mobilità sostenibile, moda, tecnologia, efficienza energetica, turismo e beni culturali, comunicazione e informazione sono i campi di specializzazione offerti dagli ITS. Questi sono un luogo dove si può imparare un mestiere lavorando, dove i giovani possono scoprire il loro talento e vedere i loro sogni realizzarsi, come racconta la voce narrante negli episodi. Un luogo dove studenti neodiplomati possono intraprendere un percorso verso il futuro, grazie a un corpo docente e a una rete di imprese uniti e pronti a renderli parte attiva dello sviluppo economico del Paese.

Da mercoledì 9 marzo, le puntate vengono trasmesse, con cadenza settimanale, alle 22:00 sul canale Rai Storia. Sono 6, come anticipato, le diverse realtà proposte ai telespettatori, che possono così conoscere un percorso formativo specifico che consente alle giovani menti del nostro paese di accedere alle diverse aree produttive del presente e del futuro. In questo articolo raccontiamo le prime 3.

L’ITS Mita di Scandicci

La prima tappa riguarda Mita (acronimo di Made in Italy Tuscany Academy), l’ITS toscano di Scandicci che dialoga con l’alta moda. Tra i protagonisti di questo appuntamento si vede il giovane Mustafa, 21enne di origini libanesi, che frequenta il secondo anno dell’istituto. Ora è impegnato in uno stage presso un’importante pelletteria di Scandicci. Viola, una giovane studentessa del Mita, racconta: vivere e studiare in questo ITS ti permette di osservare diversi punti di vista, che altre scuole non garantiscono, dandoti un assaggio di quello che poi andrai a fare all’interno di un’azienda”.

Si tratta del primo Istituto Tecnico Superiore (ITS) altamente qualificante nell’ambito delle professioni tecniche per la moda, nato per dare ai giovani diplomati opportunità di lavoro altamente qualificate nel settore made in Italy.

“Il distretto di Scandicci, dove il Mita opera, nasce negli anni ’60, quando gli artigiani delle pelletterie hanno mostrato la loro arte, celebrandola anche al di fuori delle loro pareti e arrivando alle fabbriche”, ha raccontato Massimiliano Guerrini, presidente della Fondazione.

Oggi il distretto fiorentino vanta la presenza di oltre mille aziende. “Utilizziamo le stesse macchine di cinquant’anni fa, perché deve vedersi che una borsa è stata fatta con amore e passione”, ha raccontato l’artigiano Fabrizio Verniani, che istruisce gli studenti del Mita.

L’ITS Apulia Digital Maker di Lecce

Dalla grafica e animazione 3D fino a realtà aumentata, realtà virtuale e Internet of the things. Per la seconda tappa della serie tv Cercasi Talento ci muoviamo verso la Puglia, direzione Apulia Digital Maker di Lecce, per conoscere un ITS attivo nei campi della comunicazione, dello sviluppo software e della post-produzione video.

I corsi forniti nella sede di Lecce sono due: digital video designer, che forma specialisti nel settore della produzione e post-produzione di video in ambito digitale, e developer 4.0, pensato per i futuri specialisti nel settore di sviluppo software.

“Il mondo delle professioni nel settore audiovisivo è sempre più complesso. È una sfera che si è stratificata e si è arricchita di nuove figure affianco a quelle tradizionali. La prossimità tra i luoghi della professione e i luoghi della produzione è di qualche centinaia di metri: mi riferisco a dove si impara e a dove si realizzano i film, le serie tv, ma anche i videogiochi e i film di animazione. Ridurre sempre più questa distanza significa costituire una piattaforma comune tra chi fa formazione e chi fa produzione”, racconta Luca Bandirali, dell’Apuleia Film Commission.

Il docente ITS Gianni De Blasi spiega: “l’ultimo cortometraggio realizzato con i nostri studenti è stato in stop motion e ha richiesto un lavoro di oltre 800 ore. Dalla scrittura fino alla sua completa realizzazione, i ragazzi hanno strutturato un progetto di 3 minuti e mezzo che verrà presentato in diversi festival. Un po’ come se si trattasse del loro primo film da registri, montatori o direttori della fotografia”.

“Durante il mio percorso all’ITS Apulia ho avuto l’occasione di vivere due differenti esperienze di stage, in due diverse produzioni cinematografiche“, dice la studentessa Marta. Durante la prima ho sperimentato l’attività di assistente alla regia e durante la seconda mi sono confrontata con il montaggio: mi è stata affidata la responsabilità di seguire dei prodotti audiovisivi. Più che uno stage si è trattato di una vera e autentica esperienza lavorativa”.

Per Euclide Della Vista, presidente della Fondazione ITS Lecce, operare a stretto contatto con le aziende, protagoniste nella fase di costruzione del programma, fa sperare che il tasso di occupazione per gli studenti ITS Apuleia raggiunga il 100%, una volta conclusa l’esperienza formativa.

L’ITS Mobilità Trasporti di Catania

Il viaggio continua e prosegue verso Sud, a Catania, precisamente all’ITS Mobilità Trasporti di Catania. Qui dal 2008 gli studenti realizzano il sogno di diventare ufficiali di navigazioni o di macchine, ma anche esperti di logistica integrata, in ambito navale e terrestre.

“Questo istituto mi sta permettendo di investire nella mia carriera, che riguarda il mondo del mare, per diventare ufficiale di navigazione”, racconta Antonino, 19enne che arriva da Palermo. Per Antonio il mare è espressione massima di libertà: “quando navigo nelle distese blu parlo con me stesso e mi sfogo”.

“Da quest’anno siamo impegnati a formare tecnici superiori per l’utilizzo di energie rinnovabili”, spiega Brigida Morsellino, direttrice ITS Catania. “In questa scuola arrivano ragazzi da tutta Italia. L’ITS non ha una territorialità provinciale o regionale”.

All’interno del corpo docenti dell’Istituto Tecnico Superiore siciliano c’è Gaetano Fasano, ammiraglio della marina militare. “Faccio parte del corpo delle capitanerie di porto da quasi 40 anni. Sono stato capo del servizio di supporto navale e logistico di motovedette, gommoni e mezzi di salvataggio che competono alla direzione marittima di Catania”, racconta.

“L’ITS è per me un aiuto al distacco tra l’adolescenza della scuola e il mondo del lavoro”, ha suggerito la studentessa Marica. A oggi l’ITS è frequentato per il 30% da ragazze. “Nove anni fa, la percentuale era intorno al 15%”, ricorda Morsellino. “Io attendo il momento in cui uscirà da questa accademia un comandante o un direttore di macchina donna. Credo che, prima di andare in pensione, questo accadrà”.

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Riccardo Liguori
Collaboratore
Giornalista professionista. Determinato, riflessivo e curioso, tra i temi che ho più a cuore l'ambiente e la filosofia hanno (quasi) sempre la precedenza.
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