Alcune sono state premiate, altre sono entrate a tutti gli effetti nell’industria e nella produzione, altre ancora rimangono nel mondo delle idee ma con ottime potenzialità di sviluppo in futuro. Il filo conduttore: originalità, diversità negli ambiti di applicazione e attinenza al territorio. Sono tecnologie inedite e innovazioni nate dalla collaborazione fra studenti degli ITS e aziende partner degli Istituti. Oggi ne scopriamo alcune nate in Calabria: abbiamo raccolto qui 3 innovazioni nate grazie agli ITS, alcune potenzialmente rivoluzionarie e altre semplicemente curiose, che meritano di essere conosciute e che potrebbero trovare applicazione nelle aziende, nelle nostre case o nelle nostre città. Queste, sono tutte a tema sicurezza.
Monitoraggio della temperatura delle rotaie
L’aumento della temperatura delle rotaie, oltre certi limiti, porta a una deformazione pericolosa dei binari. Per questo, alcune aziende come la Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie avevano già un sistema di controllo e avviso via sms nel caso in cui questo parametro superasse valori critici. Mancava, però, il monitoraggio della grandezza nel tempo. Per questo, gli studenti dell’ITS Tirreno di Fuscaldo hanno deciso di impegnarsi nella costruzione di un sistema che innovasse il precedente e includesse una rete di sensori wireless per la misurazione della temperatura. Grazie a questo sistema, più efficiente, preciso e attendibile, la prevenzione sugli eventi negativi migliora di molto.
Droni per il traffico
Se vi trovate sul tratto Lamezia Terme-Morano, guardando in su (non se guidate, mi raccomando) potreste scorgere dei droni. Sono lì per voi. Li hanno pensati gli studenti dell’ITS Pegasus Accademia Tecnologica Polistena di Reggio Calabria per monitorare il traffico autostradale e rilevare in maniera tempestiva eventuali emergenze. Funzionano di giorno e di notte, sono pensati soprattutto per aumentare la sicurezza dei viaggiatori e anche per raccogliere dati sul flusso di veicoli.
Controllo qualità sulle mascherine
Sebbene le mascherine sembrino quasi un lontano ricordo, ci sono luoghi in cui sono ancora obbligatorie e, in generale, non possiamo ancora pensare di abbandonarle. Occorre però assicurarsi che siano sicure, e quindi, che siano ben fabbricate. Questo consente anche di utilizzarle al meglio e non sprecarle, evitando inutili rifiuti di cui il mondo non ha davvero bisogno. L’idea alla base di Hannah, il progetto ideato dagli studenti di ITS Tirreno è proprio questa: creare un dispositivo automatico basato su sistemi di intelligenza artificiale e dotato di un braccio robotico per assicurarsi, nelle fasi finali della produzione, che i prodotti in uscita siano integri e ben strutturati. Funziona sia per le mascherine chirurgiche sia per le Ffp2. In pratica, un sistema di visione acquisisce l’immagine della mascherina e la passa a un algoritmo di deep learning, che la analizza per comprendere se sia esteticamente completa. Superato questo primo test, la mascherina viene consegnata a un braccio robotico dotato di magneti permanenti che la movimenta per verificare che sia completa nelle sue parti strutturali (verificando che sia dotata di ferretto, per esempio) e la posiziona nella confezionatrice, altrimenti viene scartata dall’operatore.