L'evento

Istruzione tecnica e ITS Academy: spunti di riflessione dal convegno che si è svolto alla Camera dei deputati

L'evento si è svolto lo scorso 22 giugno a Montecitorio. Hanno partecipato soggetti istituzionali, esperti del mercato del lavoro e stakeholders

Brainstorm

Un momento per riflettere sull’importanza dell’istruzione tecnica e sul ruolo degli ITS Academy. Giovedì 22 giugno l’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati ha ospitato il convegnoIl superamento del mismatch per l’occupazione e la competitività attraverso l’apprendimento permanente”.

All’evento – durato circa 3 ore – hanno partecipato soggetti istituzionali, esperti del mercato del lavoro e stakeholders. I lavori sono stati introdotti da Valentina Aprea, esperta di politiche della formazione e del lavoro ed ex deputata di Forza Italia che ha seguito molto da vicino l’iter della riforma sugli Istituti Tecnologici Superiori.  

Pur avendo ancora la terza disoccupazione giovanile d’Europa e il record di 3 milioni di Neet, continuiamo ad avere ogni anno oltre 140mila posti di lavoro, riservati a diplomati e laureati, che non vengono occupati perché non si trovano giovani in possesso delle competenze richieste”, ha affermato Aprea. 

C’è il rischio, insomma, come ha bene evidenziato il recente rapporto della Banca d’Italia, che i 300mila posti ad alto valore aggiunto, che verranno creati dal Pnrr solo nel 2024, per accompagnare le transizioni digitali, ambientali ed energetiche, non siano coperti da tecnologi per mancanza di profili professionali adeguati”, ha aggiunto l’ex deputata di Forza Italia. 

Il Pnrr ha sostanzialmente ammesso che non ci potrà essere nessuna modernizzazione del nostro Paese – ha detto ancora Aprea – se non si provvederà, in tempi brevi, a creare una nuova generazione di tecnologi che abbiano le competenze per trasformare con le tecnologie più avanzate (dall’intelligenza artificiale alla robotica) i settori della vita pubblica e privata. Questa consapevolezza ha ispirato tre interventi pubblici, indicati nel Piano, che sono in via di attuazione e che dovrebbero essere in grado di portare, appunto, l’Italia a compiere progressi verso una maggiore e più diffusa competitività”.

Le riforme riguardano in particolare i percorsi degli Istituti tecnici e professionali e quelli del sistema degli ITS Academy con un investimento di 1,5 miliardi. Va colta, ora, questa occasione per ripensare l’intera filiera tecnologico professionale, soprattutto superando la separazione tra istruzione tecnico-tecnologica e quella professionale, attraverso percorsi che siano sempre più integrati, modulari, graduali e continui”.

Nel corso del suo intervento la presidente di Indire Cristina Greco si è soffermata sull’importanza della formazione durante tutto l’arco della vita professionale dell’individuo e sulla necessità di mettere a sistema azioni concrete che sappiano valorizzare l’acquisizione delle competenze trasversali e delle soft skills dei ragazzi, con particolare riferimento agli ITS Academy. 

Mentre Ilaria Cavo, deputata di Noi moderati-Maie e vicepresidente della commissione Attività produttive di Montecitorio, ha rilevato la necessità di “far capire culturalmente quanto è sempre più importante l’istruzione tecnica e quanto non esista un’istruzione di serie A e un’istruzione di serie B”. Cavo fa parte di una commissione parlamentare che ha approvato a maggio un documento sul made in Italy in cui si chiede un rafforzamento degli Istituti Tecnologici Superiori. 

Invece il presidente di Rete ITS Italy Guido Torrielli ha spiegato come gli Istituti rappresentino il ponte tra le scuole e le industrie”, ricordando come la riforma approvata abbia reso “gli ITS un istituto ordinamentale dello Stato”. Orientamento e comunicazione “sono fondamentali. Noi abbiamo molte persone che non sanno cosa sono gli ITS”, ha aggiunto Torrielli, secondo cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) “ci deve servire per aumentare il numero degli iscritti”.

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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