Scuola e orientamento

Iscrizioni scolastiche e proroga, un’occasione per conoscere meglio la filiera 4+2

Dal 21 gennaio al 10 febbraio sarà possibile inoltrare le domande per le iscrizioni all'anno scolastico 2025-2026, una finestra temporale rideterminata che può rappresentare una chance per uno sguardo più profondo al panorama dell'offerta

Tempo di scelte per le famiglie italiane in materia di istruzione dei figli e quindi, più complessivamente, di futuro.

Gennaio è sinonimo di iscrizioni ma, come annunciato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, la finestra temporale per gli adempimenti per l’anno scolastico 2025/2026 è stata rideterminata, per garantire “una più ampia attività di orientamento da parte delle scuole e consentire alle famiglie di poter effettuare una scelta ponderata”.

Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 8:00 del 21 gennaio 2025 alle ore 20:00 del 10 febbraio 2025.

In precedenza il termine per le “iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2025/2026” era stato infatti fissato dall’8 al 31 gennaio 2025.

Se è chiaro che la notizia nessun collegamento diretto ha con l’istruzione terziaria superiore di cui ci occupiamo, ovvero quella tecnologica erogata dagli ITS, è pur vero che per migliaia di ragazzi il buongiorno di un percorso formativo si vede dal mattino e spesso è proprio nel secondo ciclo di istruzione che si gioca la partita, quando le famiglie e lo stesso sistema iniziano a tirare le somme su inclinazioni, competenze e attitudini dei più giovani. Il riferimento da parte del Ministero a una più ampia attività di orientamento, ma anche a scelte ponderate, va quindi colto dalle parti in causa ben oltre i vantaggi più immediati dati dalla proroga.

Come noto, le iscrizioni si effettuano on line per tutte le classi iniziali della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale.

I genitori e coloro che esercitano la responsabilità genitoriale (es: tutori, ecc) possono accedere al sistema di iscrizioni on line all’interno della Piattaforma Unica, sezione “Orientamento”. Nella sottosezione Guida alla scelta, un occhio in più andrebbe certamente lanciato, nell’ambito Scuola secondaria di secondo grado e IeFP, alla filiera tecnologica – professionale. Dal 2024-2025, grazie a una sperimentazione nazionale, sono attivati i relativi percorsi: come ricorda il portale, “sono corsi di studio secondari quadriennali dell’istruzione tecnica e professionale e assicurano  agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti dai corsi quinquennali degli attuali ordinamenti”. Ci si diploma prima ma a parità di competenze, ovviamente dopo aver superato l’Esame di stato.

Al termine del quadriennio, superato l’esame di maturità, sarà possibile iscriversi ai percorsi universitari, o proseguire il percorso in un ITS Academy o accedere direttamente al mondo del lavoro e delle professioni.

Le chance sul dopo restano in ogni caso flessibili ma, nei primi quattro anni del percorso, sono incentivati “il consolidamento delle esperienze on the job, il potenziamento delle discipline STEM, le ore dedicate ai Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), i processi di internazionalizzazione, la didattica laboratoriale, l’adozione di metodologie e strumenti didattici innovativi. È inoltre previsto il coinvolgimento di docenti esperti provenienti dal mondo del lavoro, sia nella progettazione dell’offerta formativa che nella didattica”.

Dinamiche, come quelle del coinvolgimento di docenti proveniente dal mondo del lavoro e il consolidamento delle esperienze on the job, che richiamano quelle della formazione tecnologica ITS, ovviamente non a caso, in quanto “i percorsi della filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 sono strutturati in sinergia con il territorio, le imprese, le professioni in funzione delle Dieci Aree tecnologiche degli ITS Academy e promuovono la diffusione della cultura scientifica, dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità. Favoriscono l’occupabilità dei giovani con particolare riguardo alle professionalità emergenti”.

Le scelte ponderate a cui fa riferimento il Ministero stesso possono avvenire solo in presenza di un quadro esaustivo di informazioni, molto più accessibile che in passato (quando ci si informava per altri canali e non esisteva nemmeno, ad esempio, la formazione tecnologica superiore ITS a cui guardare nell’orizzonte post diploma).

Se qualcuno si fosse perso le recentissime evoluzioni della filiera tecnologica – professionale è tempo di rimediare, anche solo per avere un’immagine più completa dello stato dell’arte. Ogni scelta, in particolare quella post diploma, avviene a suo tempo, ma è pur vero che alcuni sentieri, più di altri, portano verso competenze tecnologiche e scenari del lavoro coerenti con una prosecuzione di formazione nella sfera ITS.

Piaccia o meno, il mondo della formazione terziaria tecnologica superiore è giovane e meno noto rispetto all’università che resta ancora un orizzonte di senso forte a cui guardano i genitori quando i figli si iscrivono alla secondaria di secondo grado ma anche alle stesse medie, viste come trampolino di passaggio per il liceo ( in numerosi casi quasi di default). Sarà curioso osservare i numeri, al termine della “più ampia attività di orientamento da parte delle scuole” pensata anche al fine di “consentire alle famiglie di poter effettuare una scelta ponderata“, per capire quanto la filiera aggiornata al 4+2 abbia suscitato interesse.


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Maria Rosaria Iovinella
Giornalista professionista| Milan-based since 2008
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