Cambio al vertice della Fondazione San Michele Arcangelo, gruppo di cui è parte ITS JobsAcademy: Luca Baravalle, proveniente dal settore finanziario, ma anche socio fondatore di Fondazione Baravalle ETS (in Piemonte, ndr), è il nuovo Presidente. Il suo ingresso, annunciato a sorpresa dal fondatore Daniele Nembrini durante la Convention di Natale e ufficializzato il primo gennaio 2025, segna una nuova era per la Fondazione, caratterizzata da una forte spinta verso la crescita e l’internazionalizzazione.
In questa intervista, il neo Presidente ci parla delle sfide che lo attendono, delle strategie che intende adottare e delle opportunità che si aprono per gli studenti ITS. Un’occasione per conoscere da vicino la sua visione per il futuro della Fondazione San Michele Arcangelo, che rappresenta il punto di sintesi di un gruppo di Opere che hanno a cuore l’educazione, la formazione, il lavoro, la ricerca e la sostenibilità (strutturata e gestita secondo logiche d’impresa, non ha scopo di lucro, ndr).
Cosa l’ha spinta ad accettare l’incarico e quali sono le sue prime impressioni come Presidente della Fondazione San Michele Arcangelo?
Oggi sempre più giovani non studiano, non lavorano e si sentono smarriti. L’educazione, come affermato durante una nostra recente Convention dal titolo “Educatori in Opera”, non è solo trasmissione di nozioni, ma testimonianza di umanità. Per questo motivo, quando ne ho avuto l’opportunità, ho deciso di impegnarmi in modo diretto nel campo dell’educazione. Sono convinto che la Fondazione San Michele Arcangelo rappresenti un luogo ideale per promuovere una formazione di eccellenza che non solo sviluppi competenze professionali, ma accompagni anche una crescita umana e civile, valorizzando ogni persona come protagonista del proprio cammino. Le mie prime impressioni sono molto positive: c’è un team straordinario, motivato e pieno di idee, con cui lavorare per raggiungere grandi obiettivi.
Quali sono le principali sfide che si trova ad affrontare in questo nuovo ruolo e quali strategie intende adottare per superarle?
L’emergenza educativa è senza dubbio la sfida più grande, visto che riguarda l’intero Sistema-Paese, e influenzerà il futuro dell’Italia. Sempre più giovani vivono una condizione di disorientamento e mancanza di prospettive. Per affrontare questo scenario, dobbiamo costruire proposte formative che non siano semplicemente tecniche, ma che rispondano anche alle domande più profonde dell’essere umano: il vero educatore non impone nulla, ma accompagna nel cammino alla libertà, offrendo ragioni valide e la possibilità di verificarle personalmente. La strategia è quindi puntare su un’educazione integrale della persona, capace di coinvolgere cuore, mente e azione, affinché ognuno possa scoprire il significato del proprio impegno nella realtà e realizzare sé stesso.
Arriva da un’esperienza importante nel mondo della finanza. Come pensa che questa sua esperienza possa contribuire allo sviluppo della Fondazione e del sistema ITS?
“Un investimento in conoscenza paga i migliori interessi” diceva Benjamin Franklin. La finanza, se ben gestita, è uno strumento potente per creare sviluppo e opportunità. La mia esperienza in questo campo mi ha insegnato a pianificare con visione strategica, ottimizzare le risorse e favorire investimenti sostenibili. Come neo Presidente della Fondazione San Michele Arcangelo, utilizzerò queste competenze per costruire ponti tra formazione di eccellenza e mondo del lavoro, garantendo che le risorse continuino ad essere orientate verso progetti che producano valore duraturo per i nostri talenti e per il Paese.
La Fondazione San Michele Arcangelo si distingue per il forte legame con il mondo delle imprese. Come intende rafforzare ulteriormente questa sinergia e quali benefici ne trarranno gli studenti ITS?
Il legame con il mondo imprenditoriale per noi è essenziale per garantire percorsi formativi di qualità e in linea con le esigenze del mercato del lavoro. Voglio rafforzare questa connessione non solo continuando a collaborare con le imprese, ma anche integrando il mondo finanziario, che fornisce il supporto necessario alla crescita economica. I nostri talenti beneficeranno di esperienze sempre più orientate all’innovazione e all’imprenditorialità, con migliori opportunità occupazionali.
Quali sono i punti di forza del modello formativo degli ITS e in che modo la Fondazione contribuisce a valorizzarli e a promuoverli?
Gli ITS Academy rappresentano una risposta concreta ai bisogni di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Offrono formazione di alta qualità, in collaborazione con le imprese. La nostra Fondazione ITS Jobs Academy (JAC) è un Istituto di Alta Formazione fondato nel 2010 e con sede a San Paolo d’Argon (Bergamo), nato per formare tecnici specializzati in aree strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del territorio. Lo scopo del nostro ITS JobsAcademy è quello di aumentare l’occupabilità dei giovani e offrire loro migliori opportunità di lavoro, oltre a ridurre la disoccupazione giovanile, ampliare la parte dell’apprendimento dei programmi di studio e, in tal modo, migliorare la competitività delle imprese e lo sviluppo economico del nostro Paese in tutti i settori produttivi legati all’innovazione, con particolare attenzione alle competenze ICT e all’e-jobs. JobsAcademy conta oggi circa 1800 Talenti iscritti e 4 sedi in Italia e offre un ciclo unico in tre anni (come si legge più dettagliatamente sul sito, “al “al termine dei primi due anni si acquisisce il Diploma ITS riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione; al terzo anno viene offerto a tutti un contratto di apprendistato per dare l’opportunità di fare esperienza e continuare ad approfondire il proprio progetto personale, impegnandosi per ottenere al termine del triennio una laurea triennale in una delle Università Partner convenzionate, ndr).
Quali sono i settori di specializzazione degli ITS che la Fondazione intende potenziare maggiormente nei prossimi anni?
La nostra offerta formativa copre diversi settori chiave per lo sviluppo economico e tecnologico. Siamo presenti nei Servizi di impresa, il Marketing, il Retail, l’Internazionalizzazione e la gestione delle Risorse Umane, con particolare attenzione alla sostenibilità delle imprese sociali. Offriamo anche percorsi avanzati nei Processi e prodotti meccanici, lavorando con materiali come plastica e compositi e nell’Industrial Design. Operiamo nel campo delle Architetture e delle infrastrutture per i sistemi di comunicazione ICT, con programmi dedicati al Web design e allo sviluppo software. Abbiamo una forte presenza nel Settore delle costruzioni, focalizzandoci su Innovazione, Risparmio Energetico ed Edilizia Green. Infine, ci occupiamo di Automazione industriale e sistemi meccatronici, con specializzazioni in Meccatronica e Industria 4.0. Puntiamo in futuro a rafforzare settori strategici legati all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla digitalizzazione, senza dimenticare l’importanza delle competenze trasversali. L’obiettivo è sempre più formare professionisti pronti a rispondere alle sfide del futuro, con percorsi formativi sempre più personalizzati e orientati alle esigenze del mercato.
In che modo la Fondazione intende promuovere l’inclusione e la parità di genere all’interno del sistema ITS?
L’inclusione è un valore fondamentale per noi, che va ben oltre il concetto di parità di genere. Non c’è differenza tra un giovane con fragilità e uno senza: il cuore desidera e chiede le stesse cose. Le persone non si includono per strategia, ma riconoscendo questa uguaglianza di desideri e di dignità. Accompagniamo ciascuno costruendo percorsi su misura, contribuendo così a creare un ambiente educativo in cui tutti possano sentirsi accolti, valorizzati e sostenuti nel proprio cammino. Il tema della parità di genere è altrettanto cruciale e i dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito ci ricordano quanto sia importante continuare a lavorare su questo fronte. Nel 2023, solo il 28% delle studentesse ha scelto percorsi tecnico-industriali, mentre la maggior parte ha preferito indirizzi liceali. Nei settori della meccanica, elettronica e informatica, la presenza femminile è inferiore al 20%. Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento nel sistema ITS Academy: nel 2022, la partecipazione femminile ha raggiunto il 34%, rispetto al 30% del 2021. In JobsAcademy, siamo particolarmente orgogliosi del fatto che il 45% degli iscritti sono ragazze. Questo risultato rappresenta per noi un importante passo avanti verso una reale inclusione di genere e una più equa distribuzione delle opportunità nel mondo tecnico e professionale.
La Fondazione ha annunciato un piano di espansione a livello internazionale. Può fornirci maggiori dettagli su questo progetto e sulle opportunità che offrirà agli studenti?
Stiamo quindi lavorando su un piano di crescita molto ambizioso. Puntiamo a raddoppiare il numero di studenti iscritti nei prossimi cinque anni, consolidando la nostra presenza sul territorio italiano e ampliandoci all’estero. Stiamo già pianificando investimenti in Francia, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti per offrire ai nostri talenti maggiori opportunità di mobilità internazionale e scambi formativi che li preparino per un mondo sempre più globalizzato. Per esempio, la Fondazione JobsAcademy realizza già da molti anni, progetti internazionali con partner europei attraverso le forme previste dai “Programma Erasmus +”. Attraverso queste proposte i nostri talenti hanno l’opportunità di fare esperienze all’estero, effettuando parte della formazione in altre nazioni. I progetti di Marketing International, ad esempio, si sviluppano su 4 semestri, di cui 3 svolti rispettivamente presso istituti e partner stranieri. Ad oggi sono diversi i progetti di cui la nostra JobsAcademy è capofila o partner in collaborazione con enti e aziende straniere.
Come vede il futuro degli ITS in Italia e quale ruolo giocherà la Fondazione San Michele Arcangelo nel loro sviluppo?
Gli ITS Academy rappresentano una risorsa strategica per il futuro del nostro Paese. La Fondazione San Michele Arcangelo intende giocare un ruolo di dialogo attivo con tutte le realtà del mondo ITS, contribuendo a generare eccellenza e a dare sempre più dignità alla formazione professionale. Vogliamo essere promotori di un sistema formativo inclusivo e innovativo, capace di rispondere ai bisogni emergenti del mercato del lavoro e delle persone, sostenendo la crescita economica e sociale attraverso l’educazione di qualità.