Nel panorama educativo italiano, le ITS Academy formano professionisti capaci di gestire le nuove tecnologie con competenza e consapevolezza, anche a queste realtà spetta quindi confrontarsi con gli sviluppi dell’artificial intelligence per provare a mettere la tecnologia al servizio delle persone e non viceversa. Ma in che modo?
Le linee guida del British Council: un framework di riferimento internazionale
Il British Council ha recentemente pubblicato un documento strategico – dal titolo “Human-centred AI: Lessons for English Learning and Assessment”- che delinea dieci principi per un’applicazione più responsabile, equa e inclusiva delle tecnologie di intelligenza artificiale nell’insegnamento, apprendimento e valutazione della lingua inglese. Questi principi, sebbene sviluppati specificamente per il contesto dell’insegnamento linguistico, offrono un framework etico prezioso che può essere applicato a tutti i settori formativi, inclusi i percorsi degli ITS.
Quali sono? Ricapitolandoli, si tratta di “sfruttare le opportunità, mantenere un obiettivo chiaro; l’ecosistema è la chiave; alfabetizzazione sull’IA per tutti; gli esseri umani prima della tecnologia; il ruolo essenziale degli educatori; collaborare con esperti; impegno verso standard etici; garantire un accesso equo; valorizzare diversità e inclusione nell’istruzione”.
Il dottor Mariano Felice, senior researcher e data scientist per la valutazione linguistica e l’apprendimento dell’inglese presso il British Council, sottolinea l’importanza di un approccio bilanciato: «Non possiamo affidare decisioni cruciali, come quelle educative, esclusivamente a una macchina. Inoltre, non possiamo separare la morale e l’etica dal campo dell’educazione. La tecnologia deve essere un supporto, ma gli esperti devono sempre supervisionarne l’uso per prevenire e correggere eventuali deviazioni».
Sfida doppia
Nel caso degli ITS il tema dell’AI si presenta, ancora una volta in una logica duale. In che senso? Da un lato gli istituti formano gli studenti sul tema nell’ambito del loro filone tecnologico di competenza. Realtà come l’ITS Academy “Angelo Rizzoli” di Milano, l’ITS ICT Academy di Roma o l’ITS Incom Academy di Busto Arsizio offrono percorsi formativi altamente tecnologici che integrano l’IA nelle loro offerte didattiche.
Il corso Artificial Intelligence & Machine Learning Specialist dell’ITS Academy “Angelo Rizzoli”, per esempio, prepara tecnici esperti in Machine Learning con conoscenze approfondite dei principali software e linguaggi di programmazione orientati all’intelligenza artificiale, che possano contribuire al processo di innovazione digitale delle aziende.
All’ITS Digital Academy “Mario Volpato”, il corso Artificial Intelligence Developer and Data Analyst forma professionisti in grado di trasformare i dati in informazioni strategiche, utilizzando l’intelligenza artificiale e tecniche di analisi avanzata dei dati.
Agli studenti non spetta solo conoscere gli strumenti ma comprendere anche come questi si inseriscano nell’ecosistema più ampio del loro settore professionale, che sia finanza, sanità, marketing, industria.
Dall’altro, la stessa tecnologia può essere usata per fare formazione ma, idealmente, seguendo il secondo principio del vademecum del British Council «È fondamentale evitare l’uso della tecnologia senza una chiara strategia. L’integrazione dell’IA nelle pratiche didattiche e valutative può essere molto vantaggiosa, ma solo se basata sulla ricerca e su obiettivi di apprendimento ben definiti. Affinché la tecnologia sia un facilitatore e non un ostacolo, deve essere armoniosamente inserita nell’intero ecosistema educativo, con il riconoscimento dello studente come attore centrale».
Guardando al futuro
Per il British Council, l’intelligenza artificiale è una «tecnologia trasformativa», capace di «ampliare i confini delle possibilità, consentendo nuovi approcci che rendano l’intero percorso di apprendimento più coinvolgente, personalizzato ed efficace». Gli ITS, con la loro flessibilità anche in termini di modulazione della didattica, sono nella posizione ideale per sfruttare queste opportunità.
Inoltre, mentre l’IA continua a trasformare il mondo del lavoro, gli ITS possono posizionarsi come istituzioni chiave per preparare i professionisti del futuro: tecnicamente competenti, eticamente consapevoli e pronti ad affrontare le sfide di un mondo in rapida evoluzione, senza dimenticare che al primo posto devono sempre esserci il benessere e le necessità delle persone.
Le ITS Academy sono particolarmente chiamate a dimostrare come si possa implementare efficacemente l’IA sia nel percorso formativo che nelle strategie di apprendimento, creando un modello educativo dove l’innovazione tecnologica e la consapevolezza etica procedano di pari passo.