Emilia Romagna batte Veneto

Giovani talenti: Bologna batte Venezia

Fondazione Nord-est fotografa le regioni più attrattive per i giovani laureati

  Lavoro

Nella ricerca condotta da Fondazione Nord-est, l’Emilia Romagna è il doppio più attrattiva in relazione ai giovani con istruzione medio-alta rispetto al Veneto. L’indagine è stata condotta all’interno del progetto Brain Economy che mira a fotografare cosa sarà il nord-est in relazione all’occupazione giovanile e a ridurre la fuoriuscita di giovani laureati e talenti. Il dato sull’attrattività dei giovani è netto: se il nord-est è ancora attrattivo lo si deve a chi sceglie di trasferirsi o rimanere in Emilia Romagna. Abbiamo scritto qui di un’altra ricerca del progetto Brain Economy.

Nel 2019, prima della pandemia e della guerra, il nord-est ha registrato una perdita di 14mila italiani che sono emigrati all’estero; di contro sono arrivate 32mila persone da altre regioni e 46mila da oltreconfine. Il 56% degli arrivi ha riguardato proprio l’Emilia Romagna, in un rapporto di 4 a 2 rispetto al Veneto.

Giovani diplomati e laureati in Emilia Romagna e Lombardia

“La capacità di attrarre e trattenere è ancora più evidente se riferita ai giovani tra i 25 e i 34 anni diplomati e laureati, ovvero le persone più difficili da trovare e trattenere per le imprese”, scrive Silvia Oliva, ricercatrice di Fondazione Nord-est.

Sono Emilia Romagna e Lombardia le regioni che riescono maggiormente a compensare l’emigrazione verso l’estero dei giovani talenti – che avviene spesso con l’inizio dell’università -, a favore di territori che offrono in prospettiva maggiori occasioni occupazionali e, nel presente, migliore qualità della vita. I saldi migratori per gli immatricolati risultano positivi soprattutto in Emilia Romagna (+25mila), ma negativi in Veneto (-12mila), Trentino Alto Adige (-6mila) e Friuli Venezia Giulia (-2mila). Le motivazioni degli spostamenti dei giovani in una regione differente riguarderebbero le migliori possibilità future di occupazione e il vivere in una città con migliore qualità della vita.

Il punto di vista degli imprenditori del Triveneto sugli abbandoni

Intervistati da Fondazione Nord-est, gli imprenditori per il 54,6% sono abbastanza d’accordo sul fatto che la maggiore attrattività dell’Emilia Romagna sia legata alla presenza di imprese con marchi maggiormente conosciuti, mentre il 52,1% ritiene dipenda dalla capacità della regione di sviluppare progetti attraenti per i giovani; un ulteriore 40% ritiene dipenda dalla dimensione più grande delle aziende, oltre all’offerta di maggiori attività per il tempo libero dovute a Bologna.

Il punto di vista delle evidenze statistiche

  • 1. Composizione degli occupati

I dati relativi alla composizione degli occupati evidenziano le maggiori prospettive occupazionali per persone con elevata formazione. L’Emilia Romagna presenta il 25,5% degli occupati con titolo di studio terziario, il 18,1% di occupati con istruzione universitaria in professioni tecnico-scientifiche e il 56% di occupati tra i 20 e i 64 anni con competenze digitali complesse; la Lombardia il 24,4%, il 18,4% e il 58,5%; a fronte del 21,6%, 15,4% e 53,6% del Veneto.

  • 2. Retribuzione

La differenza contributiva tra laureati e diplomati, calcolata su retribuzioni orarie, è al 27,1% in Lombardia, al 18,1% in Trentino Alto Adige, al 16,1% in Emilia Romagna e solo al 14,8% in Veneto. La retribuzione oraria nel settore privato, infatti, è rispettivamente di euro 12,11 e 13,90 per diploma e laurea; in Emilia Romagna è di euro 12,20 e 14,17 e in Lombardia di euro 12,60 e 16,02. Se il contesto per Emilia Romagna e Lombardia pare offrire migliori prospettive occupazionali, i dati sulla qualità della vita sono invece più controversi e non facilmente reperibili per classe di età.

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Daniela Zambonini
Collaboratore
Giornalista |Docente Laurea triennale Comunicazione IUSVE
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